Strategie di rete per la valorizzazione della pesca artigianale nelle aree marine protette: il caso di Tavolara - Punta Coda Cavallo

La presenza di aree marine protette ha effetti importanti su tutte quelle attività che comportano un uso di risorse naturali all’interno o in prossimità dei propri confini, come la pesca. Nonostante gli apparenti vincoli di carattere economico che possono sorgere con l’istituzione di un’area marina protetta (AMP), sono diverse, e spesso riscontrabili soprattutto nel medio-lungo periodo, le potenzialità che la piccola pesca artigianale locale può trarre dalla presenza di un’AMP. Anche per l’AMP di Tavolara Punta Coda Cavallo (AMP-TPCC) il settore della pesca è considerato uno dei key segment socio-economici strategici, che può influenzare sensibilmente le performance non solo socio-economiche, ma anche ecologiche dell’AMP stessa L’obiettivo prioritario dell’indagine è stato quello di analizzare dal punto di vista strategico la cosiddetta fishing supply chain dell’AMP-TPCC. Attraverso l’esame delle varie fasi di pesca e commercializzazione del pescato dell’AMP-TPCC e delle caratteristiche strutturali della rete di relazioni sociali ed economiche che ruotano attorno alla filiera del pescato locale. E’ stata al riguardo utilizzata la social network analysis. Lo studio ha delineato un quadro conoscitivo complessivo dei principali attori economici e delle relative interdipendenze sociali ed economiche della filiera del pescato locale connessi all’AMP-TPCC. In particolare, lo studio ha approfondito gli aspetti legati ai rapporti di integrazione e interdipendenza che intercorrono sia all’interno del settore della pesca artigianale locale, sia nei settori di commercializzazione, distribuzione e trasformazione del prodotto ittico. Sono state quindi tratte indicazioni strategiche per il miglioramento sistemico e sostenibile della filiera ittica.