Obiettivo dello studio è quello di valutare l’efficacia dell’esercizio terapeutico in acqua in soggetti operati di protesi di ginocchio. Lo studio è stato eseguito su un campione di 50 pazienti. Il campione, omogeneo per quadro anatomo-patologico (gonartrosi primitiva) e tipo di protesi impiantata (tipo Scorpio) è stato suddiviso in due gruppi, ciascuno di 25 pazienti (l’assegnazione è stata randomizzata): un gruppo ha svolto solo rieducazione in palestra, l’altro gruppo ha eseguito anche idrocinesiterapia in piscina termale. Tutti i pazienti sono stati valutati con Scheda di Barthel e Scheda “Knee Society”: all’ingresso in riabilitazione, alla fine del trattamento riabilitativo (a 3 settimane) ed a 3 mesi alla fine dello stesso. I risultati ottenuti sono stati valutati con test “t” di Student. I pazienti, a cui è stato inserito nel percorso riabilitativo un protocollo di rieducazione in acqua, hanno presentato un recupero maggiore e più precoce rispetto a coloro che non hanno seguito un programma in piscina, specialmente nelle prime fasi di trattamento. Questo è evidenziato sia dall’incremento dei punteggi KS a tutti i controlli, sia dalla riduzione dei punteggi Barthel a tre settimane dall’inizio della riabilitazione. A tre mesi di distanza tutti i pazienti sono risultati in grado di eseguire le ADL normalmente, ma risulta significativa la differenza del punteggio KS tra i due gruppi. Da tutto questo possiamo evincere che l’idrocinesiterapia si dimostra un valido strumento nel percorso riabilitativo dei pazienti operati di protesi di ginocchio, poiché “accelerandone” il recupero ne rende possibile un precoce reinserimento nella vita quotidiana.

Ruolo della idrocinesiterapia nella riabilitazione delle protesi di ginocchio

RAFFAETA', GLORIA;
2006-01-01

Abstract

Obiettivo dello studio è quello di valutare l’efficacia dell’esercizio terapeutico in acqua in soggetti operati di protesi di ginocchio. Lo studio è stato eseguito su un campione di 50 pazienti. Il campione, omogeneo per quadro anatomo-patologico (gonartrosi primitiva) e tipo di protesi impiantata (tipo Scorpio) è stato suddiviso in due gruppi, ciascuno di 25 pazienti (l’assegnazione è stata randomizzata): un gruppo ha svolto solo rieducazione in palestra, l’altro gruppo ha eseguito anche idrocinesiterapia in piscina termale. Tutti i pazienti sono stati valutati con Scheda di Barthel e Scheda “Knee Society”: all’ingresso in riabilitazione, alla fine del trattamento riabilitativo (a 3 settimane) ed a 3 mesi alla fine dello stesso. I risultati ottenuti sono stati valutati con test “t” di Student. I pazienti, a cui è stato inserito nel percorso riabilitativo un protocollo di rieducazione in acqua, hanno presentato un recupero maggiore e più precoce rispetto a coloro che non hanno seguito un programma in piscina, specialmente nelle prime fasi di trattamento. Questo è evidenziato sia dall’incremento dei punteggi KS a tutti i controlli, sia dalla riduzione dei punteggi Barthel a tre settimane dall’inizio della riabilitazione. A tre mesi di distanza tutti i pazienti sono risultati in grado di eseguire le ADL normalmente, ma risulta significativa la differenza del punteggio KS tra i due gruppi. Da tutto questo possiamo evincere che l’idrocinesiterapia si dimostra un valido strumento nel percorso riabilitativo dei pazienti operati di protesi di ginocchio, poiché “accelerandone” il recupero ne rende possibile un precoce reinserimento nella vita quotidiana.
2006
Raffaeta', Gloria; Pierini, G; Togo, R.
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