In maniera diretta o indiretta, la storia dell’Università di Pisa in età post-unitaria fu influenzata – si potrebbe dire, inevitabilmente – da quanto accadde negli stessi anni alle istituzioni accademiche fiorentine, in particolare dalle vicende occorse all’Istituto di studi superiori pratici e di perfezionamento. Nel periodo compreso tra la caduta del granducato e la prima guerra mondiale, le autorità universitarie seguirono con attenzione, e spesso con dichiarata apprensione, le evoluzioni conosciute dagli assetti accademici a Firenze, tentando di elaborare reazioni puntuali, volte ad adattare le strategie di consolidamento e di sviluppo dell’ateneo alla necessità di fronteggiare la crescente concorrenza causata dall’Istituto. L’emergere di una inedita dinamica competitiva tra i due centri di cultura, considerata comunemente a Pisa come un fattore di indebolimento dell’università, nei fatti avrebbe – pur in maniera frammentaria e disorganica – contribuito a stimolare la realizzazione di interventi di rinnovamento e di potenziamento delle attività universitarie. Il contributo, avvalendosi di fonti archivistiche finora non utilizzate, fa emergere utili elementi di comprensione inerenti le relazioni tra istituzioni nazionali e locali in tema di politica universitaria.

Un'inevitabile competizione. L'Università di Pisa e la «lotta» con l'Istituto di Studi Superiori di Firenze (1859-1910)

Breccia A.
2020-01-01

Abstract

In maniera diretta o indiretta, la storia dell’Università di Pisa in età post-unitaria fu influenzata – si potrebbe dire, inevitabilmente – da quanto accadde negli stessi anni alle istituzioni accademiche fiorentine, in particolare dalle vicende occorse all’Istituto di studi superiori pratici e di perfezionamento. Nel periodo compreso tra la caduta del granducato e la prima guerra mondiale, le autorità universitarie seguirono con attenzione, e spesso con dichiarata apprensione, le evoluzioni conosciute dagli assetti accademici a Firenze, tentando di elaborare reazioni puntuali, volte ad adattare le strategie di consolidamento e di sviluppo dell’ateneo alla necessità di fronteggiare la crescente concorrenza causata dall’Istituto. L’emergere di una inedita dinamica competitiva tra i due centri di cultura, considerata comunemente a Pisa come un fattore di indebolimento dell’università, nei fatti avrebbe – pur in maniera frammentaria e disorganica – contribuito a stimolare la realizzazione di interventi di rinnovamento e di potenziamento delle attività universitarie. Il contributo, avvalendosi di fonti archivistiche finora non utilizzate, fa emergere utili elementi di comprensione inerenti le relazioni tra istituzioni nazionali e locali in tema di politica universitaria.
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