Il volume presenta una edizione con traduzione italiana e commento del testo delle Fenicie. Il testo critico è basato sull'edizione di D.J. Mastronarde (Cambridge 1994), dalla quale si distacca però in numerosi punti, discussi in dettaglio in un'apposita serie di note testuali (Nota al testo, pp. 311-61). L'introduzione affronta vari aspetti della drammaturgia euripidea, e specificamente: 1. il rapporto con la tradizione tragica ed epica, e in particolare con i Sette a Tebe di Eschilo e con la scena della Teikhoskopia del III libro dell'Iliade; 2. Il problema della natura molto particolare del Coro, quasi straniato rispetto all'azione, ma importante per costruire lo spazio mitico entro il quale si colloca la vicenda e nell'orientare le reazioni del pubblico; 3. Il dibattito sul potere e le relazioni con la situazione politica e culturale contemporanea, nell'ambito del quale Giocasta si fa portatrice di un vero e proprio elogio della democrazia minacciata.4. La crisi delle istituzioni politiche rappresentata nel personaggio di Creonte e la figura 'salvifica' di Meneceo; 5.I tratti omerici del racconto della battaglia funzionalizzati a una nuova prospettiva di lotta collettiva e di polemica antibellicista. 6. I difficili problemi dell'esodo, nel quale si annidano vaste interpolazioni ma anche molto materiale genuinamente euripideo del quale viene mostrata la connessione in una struttura drammatica di prim'ordine non attribuibile a un interpolatore. Il commento illustra puntualmente tutti gli aspetti problematici del teto e guida il lettore alla fruizione di un'opera antica ancora capace di suscitare vaste risonanza emotive e intellettuali nel lettore moderno.

Euripide. Le Fenicie

MEDDA, ENRICO
2006-01-01

Abstract

Il volume presenta una edizione con traduzione italiana e commento del testo delle Fenicie. Il testo critico è basato sull'edizione di D.J. Mastronarde (Cambridge 1994), dalla quale si distacca però in numerosi punti, discussi in dettaglio in un'apposita serie di note testuali (Nota al testo, pp. 311-61). L'introduzione affronta vari aspetti della drammaturgia euripidea, e specificamente: 1. il rapporto con la tradizione tragica ed epica, e in particolare con i Sette a Tebe di Eschilo e con la scena della Teikhoskopia del III libro dell'Iliade; 2. Il problema della natura molto particolare del Coro, quasi straniato rispetto all'azione, ma importante per costruire lo spazio mitico entro il quale si colloca la vicenda e nell'orientare le reazioni del pubblico; 3. Il dibattito sul potere e le relazioni con la situazione politica e culturale contemporanea, nell'ambito del quale Giocasta si fa portatrice di un vero e proprio elogio della democrazia minacciata.4. La crisi delle istituzioni politiche rappresentata nel personaggio di Creonte e la figura 'salvifica' di Meneceo; 5.I tratti omerici del racconto della battaglia funzionalizzati a una nuova prospettiva di lotta collettiva e di polemica antibellicista. 6. I difficili problemi dell'esodo, nel quale si annidano vaste interpolazioni ma anche molto materiale genuinamente euripideo del quale viene mostrata la connessione in una struttura drammatica di prim'ordine non attribuibile a un interpolatore. Il commento illustra puntualmente tutti gli aspetti problematici del teto e guida il lettore alla fruizione di un'opera antica ancora capace di suscitare vaste risonanza emotive e intellettuali nel lettore moderno.
2006
8817009601
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