Plotino ha criticato in modo perspicace la teoria cognitiva delle impres- sioni sensibili, sostenendo che percezione e memoria non possono essere considerate pathe dell’anima: al contrario, ne sono energeiai. Ma se le cose stanno così, la memoria deve svolgere un effettivo ruolo cognitivo nel con- durre l’anima dall’ignorare al conoscere la vera natura delle cose. Un ruolo del genere, però, è difficilmente attribuibile alla memoria di cose e di even- ti: secondo Plotino, infatti, essa scompare alla separazione dell’anima dal corpo con la morte. Per di più, la relazione fra memoria di eventi e anam- nesi di Forme non appare per nulla chiara. Nel contesto della descrizione plotiniana della conoscenza umana, propongo qui, invece, che l’anamnesi assolva un compito importante: assicurare la controparte epistemologica della dottrina della cosiddetta ‘anima non-discesa’, cruciale per Plotino.
Plotino: memoria di eventi e anamnesi di intelligibili
D'ANCONA, CRISTINA
2007-01-01
Abstract
Plotino ha criticato in modo perspicace la teoria cognitiva delle impres- sioni sensibili, sostenendo che percezione e memoria non possono essere considerate pathe dell’anima: al contrario, ne sono energeiai. Ma se le cose stanno così, la memoria deve svolgere un effettivo ruolo cognitivo nel con- durre l’anima dall’ignorare al conoscere la vera natura delle cose. Un ruolo del genere, però, è difficilmente attribuibile alla memoria di cose e di even- ti: secondo Plotino, infatti, essa scompare alla separazione dell’anima dal corpo con la morte. Per di più, la relazione fra memoria di eventi e anam- nesi di Forme non appare per nulla chiara. Nel contesto della descrizione plotiniana della conoscenza umana, propongo qui, invece, che l’anamnesi assolva un compito importante: assicurare la controparte epistemologica della dottrina della cosiddetta ‘anima non-discesa’, cruciale per Plotino.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.