Lo sviluppo degli studi di genere, manifestatosi in più campi di ricerca negli ultimi anni, costituisce la conferma della validità dell’ottica di genere applicata alle diverse discipline e, nello stesso tempo, della crescente importanza assunta dalla donna nella società contemporanea. I paradigmi di riferimento di questo filone di studio erano inzialmente la distinzione e la contrapposizione dei ruoli sociali degli uomini e delle donne e la diversa incidenza delle loro azioni; più recentemente, grazie a nuovi apporti epistemologici, l’accento è stato posto sullo studio della pluralità delle esperienze e si è insistito sulla necessità di tener conto delle differenze tra le donne e della diversità del mondo in cui vivono. La IV Conferenza Mondiale delle Donne di Pechino (1995) costituisce un quadro di riferimento internazionale importante. Allo stesso modo i programmi di ricerca della Commissione “Gender and Geography” dell’Unione Geografica Internazionale, focalizzando l’attenzione su “Gendered spaces of inclusion and exclusion” e su “Gender and human rights”, hanno costituito uno stimolo a verificare in contesti territoriali diversi le condizioni delle donne, la loro partecipazione attiva alla sfera pubblica, i cambiamenti avvenuti nel loro ruolo nell’ambito della famiglia e della società. Focalizzare l’attenzione sull’universo femminile, pur non escludendo il mondo maschile e tanto meno le relazioni che si instaurano fra i due mondi, diventa uno strumento interpretativo dei profondi cambiamenti che sono avvenuti ed avvengono nella società, nell’economia, nel territorio. A mutare spesso è la donna in quanto attiene alla sua formazione, alla sua capacità di esprimersi, alla sua collocazione e ai suoi comportamenti nello spazio pubblico e nella sfera privata; ma le ricadute di tali cambiamenti individuali sono percepibili e riscontrabili in ambiti decisamente più vasti. E’ ormai noto come il livello di istruzione femminile sia aumentato nei paesi economicamente più avanzati così come nei paesi in via di sviluppo: nelle giovani l’analfabetismo si è contratto, l’età del matrimonio è posticipata, la maternità più consapevole, la fecondità ridotta. E, soprattutto, le donne escono dalla sfera privata, dallo spazio chiuso tradizionalmente ad esse destinato (la casa, la famiglia) e partecipano attivamente alla sfera pubblica: si muovono, lavorano, prendono iniziative incidendo alla pari degli uomini, ma in una maniera differente, sul cambiamento locale e globale. Nella letteratura scientifica internazionale – e non solo - sono soprattutto le donne che prestano attenzione a loro stesse, sottolineando i progressi compiuti e le conquiste nel cammino verso la parità di condizioni con gli uomini, ma anche con le altre donne, non dimenticando quanto le distanze siano ancora grandi.

Ripensare lo sviluppo in un’ottica di genere

CORTESI, GISELLA
2007-01-01

Abstract

Lo sviluppo degli studi di genere, manifestatosi in più campi di ricerca negli ultimi anni, costituisce la conferma della validità dell’ottica di genere applicata alle diverse discipline e, nello stesso tempo, della crescente importanza assunta dalla donna nella società contemporanea. I paradigmi di riferimento di questo filone di studio erano inzialmente la distinzione e la contrapposizione dei ruoli sociali degli uomini e delle donne e la diversa incidenza delle loro azioni; più recentemente, grazie a nuovi apporti epistemologici, l’accento è stato posto sullo studio della pluralità delle esperienze e si è insistito sulla necessità di tener conto delle differenze tra le donne e della diversità del mondo in cui vivono. La IV Conferenza Mondiale delle Donne di Pechino (1995) costituisce un quadro di riferimento internazionale importante. Allo stesso modo i programmi di ricerca della Commissione “Gender and Geography” dell’Unione Geografica Internazionale, focalizzando l’attenzione su “Gendered spaces of inclusion and exclusion” e su “Gender and human rights”, hanno costituito uno stimolo a verificare in contesti territoriali diversi le condizioni delle donne, la loro partecipazione attiva alla sfera pubblica, i cambiamenti avvenuti nel loro ruolo nell’ambito della famiglia e della società. Focalizzare l’attenzione sull’universo femminile, pur non escludendo il mondo maschile e tanto meno le relazioni che si instaurano fra i due mondi, diventa uno strumento interpretativo dei profondi cambiamenti che sono avvenuti ed avvengono nella società, nell’economia, nel territorio. A mutare spesso è la donna in quanto attiene alla sua formazione, alla sua capacità di esprimersi, alla sua collocazione e ai suoi comportamenti nello spazio pubblico e nella sfera privata; ma le ricadute di tali cambiamenti individuali sono percepibili e riscontrabili in ambiti decisamente più vasti. E’ ormai noto come il livello di istruzione femminile sia aumentato nei paesi economicamente più avanzati così come nei paesi in via di sviluppo: nelle giovani l’analfabetismo si è contratto, l’età del matrimonio è posticipata, la maternità più consapevole, la fecondità ridotta. E, soprattutto, le donne escono dalla sfera privata, dallo spazio chiuso tradizionalmente ad esse destinato (la casa, la famiglia) e partecipano attivamente alla sfera pubblica: si muovono, lavorano, prendono iniziative incidendo alla pari degli uomini, ma in una maniera differente, sul cambiamento locale e globale. Nella letteratura scientifica internazionale – e non solo - sono soprattutto le donne che prestano attenzione a loro stesse, sottolineando i progressi compiuti e le conquiste nel cammino verso la parità di condizioni con gli uomini, ma anche con le altre donne, non dimenticando quanto le distanze siano ancora grandi.
2007
Cortesi, Gisella
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/111289
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