Quali sono le radici dell’antilluminismo contemporaneo? Quali i sentieri le strade che hanno condotto fin qui? Quali gli argomenti e le idee più ricorrenti e quali le trasformazioni cui sono state sottoposte nei diversi contesti politico-intellettuali? Questo libro cerca di ripercorrere criticamente alcuni degli itinerari in cui si è articolato il dibattito sui Lumi nella storia del pensiero politico moderno. Il cammino che viene tracciato, senza avere la pretesa di essere esaustivo e completo, cerca preliminarmente di mostrare (capitoli I e II), come al di là della contrapposizione interpretativa illuminismo/illuminismi, i Lumi abbiano visto irrompere l’individualismo democratico, in tutte le sue accezioni: religiosa, morale, politica, economica e culturale, contro il pregiudizio aristocratico, per andare a formare la struttura portante delle nostre liberal-democrazie. In opposizione alla modernità operante si sarebbero subito alzate diverse voci e vediamo come, nei capitoli III e IV, a partire dalla polemica cattolica di Bossuet, attraverso Rousseau ed Herder, per arrivare sino a Burke ed al romanticismo, l’armamentario dell’antilluminismo fosse ormai pronto in tutte le sue componenti di destra e di sinistra. Nei capitoli V e VI viene illustrato come la critica alle Lumières ed ai Philosophes si sarebbe trasformata in un attacco al liberalismo ed all’industrialismo e vengono prese come esempio le invettive di conservatori e reazionari come Coleridge e Carlyle, ma anche quelle di Hegel e S. Simon, concludendo con il tentativo di ricezione e superamento di tutte queste posizioni da parte di Marx ed Engels. Il capitolo VII esplora invece le accuse rivolte all’illuminismo nella seconda metà dell’800, accuse caratterizzate anche dai primi tentativi di andare a ricercare indietro nella storia le origini del male moderno: dopo le analisi di Taine e Renan vengono analizzate le critiche radicali di Nietzsche, critiche destinate ad avere grande fortuna. Nel capitolo successivo viene preso in esame quel clima di totale discredito della ragione che avrebbe attraversato la cultura occidentale dall’inizio del secolo sino all’avvento del fascismo, individuando in Georges Sorel l’elemento catalizzatore delle più svariate tradizioni antimoderne. Il capitolo IX, più che occuparsi di qualche scrittore in particolare, vuole ricostruire per sommi capi quel dibattito sulla crisi della civiltà illuministica che aveva preso corpo tra le due guerre e che aveva portato ad una avversione profonda nei confronti della massificazione della società. I capitoli X e XI cercano di dare un quadro d’insieme delle varie fogge dell’antilluminismo contemporaneo, critico del soggetto cartesiano e del razionalismo strumentale e costruttivista, dell’individualismo edonista e del consumismo. Si passa perciò dall’analisi dei temi cari al neoconservatorismo anglosassone, agli argomenti centrali nella teoria critica della scuola di Francoforte ed all’antiumanesimo del pensiero francese post-bellico, per affrontare poi i caratteri del rifiuto totale del progetto illuminista da parte della destra e della sinistra ‘postmoderne’. Per l’ultimo capitolo si tratta, più che di conclusioni vere e proprie, di un breve saggio sull’odierno dibattito riguardante le fondamenta etiche della democrazia, dibattito che vede ancora una volta l’illuminismo sedere sul banco degli imputati, accusato di essere il principale responsabile del decadimento morale delle nostre società.

Le metamorfosi dell’antilluminismo: Aspetti ed itinerari del dibattito sui Lumi nella storia del pensiero politico moderno

LENCI, MAURO
2007-01-01

Abstract

Quali sono le radici dell’antilluminismo contemporaneo? Quali i sentieri le strade che hanno condotto fin qui? Quali gli argomenti e le idee più ricorrenti e quali le trasformazioni cui sono state sottoposte nei diversi contesti politico-intellettuali? Questo libro cerca di ripercorrere criticamente alcuni degli itinerari in cui si è articolato il dibattito sui Lumi nella storia del pensiero politico moderno. Il cammino che viene tracciato, senza avere la pretesa di essere esaustivo e completo, cerca preliminarmente di mostrare (capitoli I e II), come al di là della contrapposizione interpretativa illuminismo/illuminismi, i Lumi abbiano visto irrompere l’individualismo democratico, in tutte le sue accezioni: religiosa, morale, politica, economica e culturale, contro il pregiudizio aristocratico, per andare a formare la struttura portante delle nostre liberal-democrazie. In opposizione alla modernità operante si sarebbero subito alzate diverse voci e vediamo come, nei capitoli III e IV, a partire dalla polemica cattolica di Bossuet, attraverso Rousseau ed Herder, per arrivare sino a Burke ed al romanticismo, l’armamentario dell’antilluminismo fosse ormai pronto in tutte le sue componenti di destra e di sinistra. Nei capitoli V e VI viene illustrato come la critica alle Lumières ed ai Philosophes si sarebbe trasformata in un attacco al liberalismo ed all’industrialismo e vengono prese come esempio le invettive di conservatori e reazionari come Coleridge e Carlyle, ma anche quelle di Hegel e S. Simon, concludendo con il tentativo di ricezione e superamento di tutte queste posizioni da parte di Marx ed Engels. Il capitolo VII esplora invece le accuse rivolte all’illuminismo nella seconda metà dell’800, accuse caratterizzate anche dai primi tentativi di andare a ricercare indietro nella storia le origini del male moderno: dopo le analisi di Taine e Renan vengono analizzate le critiche radicali di Nietzsche, critiche destinate ad avere grande fortuna. Nel capitolo successivo viene preso in esame quel clima di totale discredito della ragione che avrebbe attraversato la cultura occidentale dall’inizio del secolo sino all’avvento del fascismo, individuando in Georges Sorel l’elemento catalizzatore delle più svariate tradizioni antimoderne. Il capitolo IX, più che occuparsi di qualche scrittore in particolare, vuole ricostruire per sommi capi quel dibattito sulla crisi della civiltà illuministica che aveva preso corpo tra le due guerre e che aveva portato ad una avversione profonda nei confronti della massificazione della società. I capitoli X e XI cercano di dare un quadro d’insieme delle varie fogge dell’antilluminismo contemporaneo, critico del soggetto cartesiano e del razionalismo strumentale e costruttivista, dell’individualismo edonista e del consumismo. Si passa perciò dall’analisi dei temi cari al neoconservatorismo anglosassone, agli argomenti centrali nella teoria critica della scuola di Francoforte ed all’antiumanesimo del pensiero francese post-bellico, per affrontare poi i caratteri del rifiuto totale del progetto illuminista da parte della destra e della sinistra ‘postmoderne’. Per l’ultimo capitolo si tratta, più che di conclusioni vere e proprie, di un breve saggio sull’odierno dibattito riguardante le fondamenta etiche della democrazia, dibattito che vede ancora una volta l’illuminismo sedere sul banco degli imputati, accusato di essere il principale responsabile del decadimento morale delle nostre società.
2007
Lenci, Mauro
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/111539
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