Uno dei limiti principali delle misure convenzionali di povertà riguarda la rigida classificazione poveri/non poveri su cui esse si basano. Per trattare la povertà come una questione di grado, e dunque come uno stato sfocato, occorre affrontare due problemi: i) modellizzare il grado di povertà di ciascuna unità osservata e ii) definire nel modo più opportuno le operazioni logiche di unione, intersezione e complemento con cui manipolare i risultanti insiemi sfocati. Il presente articolo tratta in modo specifico di questa seconda questione, con particolare attenzione al contesto longitudinale. Risolto questo problema, si possono costruire varie misure sfocate di povertà che rappresentano altrettante generalizzazioni delle corrispondenti misure convenzionali.
The longitudinal analysis of poverty conceptualised as a fuzzy state
CHELI, BRUNO;
2007-01-01
Abstract
Uno dei limiti principali delle misure convenzionali di povertà riguarda la rigida classificazione poveri/non poveri su cui esse si basano. Per trattare la povertà come una questione di grado, e dunque come uno stato sfocato, occorre affrontare due problemi: i) modellizzare il grado di povertà di ciascuna unità osservata e ii) definire nel modo più opportuno le operazioni logiche di unione, intersezione e complemento con cui manipolare i risultanti insiemi sfocati. Il presente articolo tratta in modo specifico di questa seconda questione, con particolare attenzione al contesto longitudinale. Risolto questo problema, si possono costruire varie misure sfocate di povertà che rappresentano altrettante generalizzazioni delle corrispondenti misure convenzionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.