Il volume analizza la produzione saggistica e narrativa di Calvino dalla metà degli anni Sessanta, in seguito all'incontro con lo strutturalismo e la cultura teorica francese. In particolare, individua l'influsso di Saussure (e di Borges) sulle Cosmicomiche e Ti con zero; dell'antropologia di Lévi Strauss sulle Città invisibili; della narratologia (in particolare proppiana) sul Castello dei destini incrociati; di Barthes su Se una notte d'inverno un viaggiatore. In tutti i casi, Calvino si emancipa dai modelli, di cui rifiuta gli aspetti teorici più oltranzisti.
Da lontano. Calvino, la semiologia, lo strutturalismo
DONNARUMMA, RAFFAELE
2008-01-01
Abstract
Il volume analizza la produzione saggistica e narrativa di Calvino dalla metà degli anni Sessanta, in seguito all'incontro con lo strutturalismo e la cultura teorica francese. In particolare, individua l'influsso di Saussure (e di Borges) sulle Cosmicomiche e Ti con zero; dell'antropologia di Lévi Strauss sulle Città invisibili; della narratologia (in particolare proppiana) sul Castello dei destini incrociati; di Barthes su Se una notte d'inverno un viaggiatore. In tutti i casi, Calvino si emancipa dai modelli, di cui rifiuta gli aspetti teorici più oltranzisti.File in questo prodotto:
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