Platone non era un pensatore astratto e matematizzante, come lo ha rappresentato una tradizione anti-intellettualistica novecentesca. Si proponeva, piuttosto, di fare una politica della filosofia, per costruire una società della conoscenza fondata sull'autonomia della ragione. Questo lo condusse a dare per scontati - in una prospettiva pratica - alcuni limiti della politica del suo tempo: così la sua critica all'economia, che avrebbe potuto essere tanto radicale quanto il suo rifiuto della discriminazione sessuale, rimane incompiuta, alla mercé del lettore, la critica alla famiglia è costruita sull'oikos antico, schiavista e patriarcale; la teoria della comunicazione politica è costruita sul mito. Nel suo pensiero, politica e filosofia si confrontano in una lotta mortale, che alla fine ha una soluzione coerente solo nella filosofia, e non nell'antropologia politica. Questa interpretazione si basa sull'ipotesi che sia possibile leggere la Repubblica come una composizione ipertestuale. Si suggerisce di leggere la versione ipertestuale di questo articolo, qui, http://bfp.sp.unipi.it/hj05b/viewContribution.php?siglum=http://purl.org/hj/bfp/173, costruita a sua volta sull'ipertesto dedicato alla Repubblica di Platone (http://bfp.sp.unipi.it/dida/resp)
La via verso l'alto: autonomia dell'anima e politica nella Repubblica di Platone
PIEVATOLO, MARIA CHIARA
2008-01-01
Abstract
Platone non era un pensatore astratto e matematizzante, come lo ha rappresentato una tradizione anti-intellettualistica novecentesca. Si proponeva, piuttosto, di fare una politica della filosofia, per costruire una società della conoscenza fondata sull'autonomia della ragione. Questo lo condusse a dare per scontati - in una prospettiva pratica - alcuni limiti della politica del suo tempo: così la sua critica all'economia, che avrebbe potuto essere tanto radicale quanto il suo rifiuto della discriminazione sessuale, rimane incompiuta, alla mercé del lettore, la critica alla famiglia è costruita sull'oikos antico, schiavista e patriarcale; la teoria della comunicazione politica è costruita sul mito. Nel suo pensiero, politica e filosofia si confrontano in una lotta mortale, che alla fine ha una soluzione coerente solo nella filosofia, e non nell'antropologia politica. Questa interpretazione si basa sull'ipotesi che sia possibile leggere la Repubblica come una composizione ipertestuale. Si suggerisce di leggere la versione ipertestuale di questo articolo, qui, http://bfp.sp.unipi.it/hj05b/viewContribution.php?siglum=http://purl.org/hj/bfp/173, costruita a sua volta sull'ipertesto dedicato alla Repubblica di Platone (http://bfp.sp.unipi.it/dida/resp)I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.