Le Linee Guida su “Diagnosi, Stadiazione, Terapia, Monitoraggio e Prevenzione della Leishmaniosi Canina” del Gruppo di Studio sulla Leishmaniosi Canina (GSLC) sono elaborate con l’intento di offrire ai medici veterinari un corretto orientamento fisiopatologico, dia- gnostico, terapeutico e preventivo della patologia canina connessa all’infezione da Leishmania infantum. L’attività del GSLC è fondata sul- la medicina basata sull’evidenza, ma nel caso di conflitti o assenza di evidenza viene ricercato un consensus tra i membri del GSLC. Le linee guida sono rivolte ai medici veterinari e non devono esse- re intese come completamente esaustive ed immodificabili. L’inten- to del GSLC è quello di fornire uno strumento facilmente applica- bile alla maggior parte delle situazioni ma che non potrà mai risol- vere tutte le problematiche connesse alla leishmaniosi canina. Le linee guida vengono annualmente aggiornate sulla scorta della revisione dei lavori pubblicati. Dopo l’approvazione da parte dei membri del GSLC, le linee guida ed i loro aggiornamenti vengono divulgati tramite pubblicazione sulla rivista “Veterinaria” e sul sito www.gruppoleishmania.org. Lo scopo di questo lavoro è di fornire suggerimenti da poter esse- re adottati sui cani per prevenire le punture dei flebotomi con lo scopo di proteggerli dalla leishmaniosi e anche per ridurre il rischio di infezioni nell’uomo. Per quanto attiene alla prevenzione della lei- shmaniosi canina, dopo revisione della letteratura, trovano eviden- za e consenso le seguenti raccomandazioni. Tutti i cani infetti da Leishmania che vivono in zone endemiche di leishmaniosi e quindi potenzialmente infettanti per il flebotomo vettore, devono essere sottoposti a misure di protezione contro la puntura dei flebotomi.Tali misure sono intese a prevenire la re-in- fezione del soggetto o ad ottenere il controllo della leishmaniosi canina mediante la prevenzione di massa. Devono essere sottopo- sti a misure di protezione anche quei soggetti che dopo terapia so- no clinicamente guariti poiché questi continuano ad essere infet- tanti, anche se in misura ridotta, per il flebotomo vettore. Anche cani sani che vivono o si recano in zone endemiche vanno protet- ti per la prevenzione “individuale”. Il periodo del trattamento deve essere limitato all’attività dei flebo- tomi vettori. In Italia si possono individuare tre periodi: (i) dalla me- tà di maggio a fine settembre per il nord; (ii) dalla metà di maggio alla metà di ottobre per il centro; (iii) dall’inizio di maggio alla me- tà di novembre per il sud.Tali periodi sono da considerarsi orien- tativi, dipendendo dalle variazioni climatiche annuali. La periodicità dei trattamenti dipende dalle misure prescelte. Dalla letteratura consultabile emerge che permetrina, da sola o in associazione con imidacloprid per applicazione topica (spot-on) e deltametrina (complesso deltametrina/trifenilfosfato), somministrata attraverso una banda protettiva a lento rilascio (collare), sono i prin- cipi attivi sui quali è stata condotta una sperimentazione numerosa ed accurata, sia di laboratorio sia di campo, e, per i quali, sussiste evi- denza di una elevata efficacia nel prevenire le punture dei flebotomi.

Leishmaniosi canina: linee guida su diagnosi, stadiazione, terapia, monitoraggio e prevenzione. Parte III: Prevenzione

LUBAS, GEORGE;
2009-01-01

Abstract

Le Linee Guida su “Diagnosi, Stadiazione, Terapia, Monitoraggio e Prevenzione della Leishmaniosi Canina” del Gruppo di Studio sulla Leishmaniosi Canina (GSLC) sono elaborate con l’intento di offrire ai medici veterinari un corretto orientamento fisiopatologico, dia- gnostico, terapeutico e preventivo della patologia canina connessa all’infezione da Leishmania infantum. L’attività del GSLC è fondata sul- la medicina basata sull’evidenza, ma nel caso di conflitti o assenza di evidenza viene ricercato un consensus tra i membri del GSLC. Le linee guida sono rivolte ai medici veterinari e non devono esse- re intese come completamente esaustive ed immodificabili. L’inten- to del GSLC è quello di fornire uno strumento facilmente applica- bile alla maggior parte delle situazioni ma che non potrà mai risol- vere tutte le problematiche connesse alla leishmaniosi canina. Le linee guida vengono annualmente aggiornate sulla scorta della revisione dei lavori pubblicati. Dopo l’approvazione da parte dei membri del GSLC, le linee guida ed i loro aggiornamenti vengono divulgati tramite pubblicazione sulla rivista “Veterinaria” e sul sito www.gruppoleishmania.org. Lo scopo di questo lavoro è di fornire suggerimenti da poter esse- re adottati sui cani per prevenire le punture dei flebotomi con lo scopo di proteggerli dalla leishmaniosi e anche per ridurre il rischio di infezioni nell’uomo. Per quanto attiene alla prevenzione della lei- shmaniosi canina, dopo revisione della letteratura, trovano eviden- za e consenso le seguenti raccomandazioni. Tutti i cani infetti da Leishmania che vivono in zone endemiche di leishmaniosi e quindi potenzialmente infettanti per il flebotomo vettore, devono essere sottoposti a misure di protezione contro la puntura dei flebotomi.Tali misure sono intese a prevenire la re-in- fezione del soggetto o ad ottenere il controllo della leishmaniosi canina mediante la prevenzione di massa. Devono essere sottopo- sti a misure di protezione anche quei soggetti che dopo terapia so- no clinicamente guariti poiché questi continuano ad essere infet- tanti, anche se in misura ridotta, per il flebotomo vettore. Anche cani sani che vivono o si recano in zone endemiche vanno protet- ti per la prevenzione “individuale”. Il periodo del trattamento deve essere limitato all’attività dei flebo- tomi vettori. In Italia si possono individuare tre periodi: (i) dalla me- tà di maggio a fine settembre per il nord; (ii) dalla metà di maggio alla metà di ottobre per il centro; (iii) dall’inizio di maggio alla me- tà di novembre per il sud.Tali periodi sono da considerarsi orien- tativi, dipendendo dalle variazioni climatiche annuali. La periodicità dei trattamenti dipende dalle misure prescelte. Dalla letteratura consultabile emerge che permetrina, da sola o in associazione con imidacloprid per applicazione topica (spot-on) e deltametrina (complesso deltametrina/trifenilfosfato), somministrata attraverso una banda protettiva a lento rilascio (collare), sono i prin- cipi attivi sui quali è stata condotta una sperimentazione numerosa ed accurata, sia di laboratorio sia di campo, e, per i quali, sussiste evi- denza di una elevata efficacia nel prevenire le punture dei flebotomi.
2009
Maroli, M; Gradoni, L; Oliva, G; Castagnaro, M; Crotti, A; Lubas, George; Paltrinieri, S; Roura, X; Zatelli, A; Zini, E.
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