Scopo del lavoro. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare gli effetti emodinamici dopo un bolo di esmololo EV in cani sani sottoposti ad anestesia e l’eventuale riduzione del dosaggio degli anestetici necessari per l’intubazione. Materiali e metodi. Lo studio, clinico prospettico in doppio cieco, è stato realizzato su 26 cani Labrador (ASA I) di proprietà, sottoposti ad esami diagnostici. I proprietari, informati della procedura, hanno acconsentito ad includere i cani nello studio. I soggetti sono stati sottoposti a visita anestesiologica di routine con valutazione di frequenza cardiaca (FC), frequenza respiratoria (FR) pressione arteriosa media (PAM) ed elettrocardiogramma prima e durante l’anestesia. I soggetti sono stati suddivisi in maniera random in 2 gruppi di 13 cani ciascuno: gruppo esmololo (ESM), che ha ricevuto esmololo 0,1 mg/kg EV diluito in 3 ml di NaCl e somministrato in 1 minuto e gruppo placebo (PLB), che ha ricevuto NaCl nello stesso volume dell’esmololo. Il medico addetto alla somministrazione del farmaco non era a conoscenza della natura della sostanza. Entrambi i gruppi hanno ricevuto una premedicazione EV con butorfanolo 0,1 mg/kg, medetomidina 5 mcg/kg, diazepam 0,3 mg/kg. Durante l’anestesia i soggetti hanno ricevuto ossigeno al 100% e fluidoterapia EV con Ringer Lattato a 10 ml/kg/ora. I valori registrati cinque minuti dopo la premedicazione sono stati considerati come valori basali (Tbase); dopo dieci minuti dalla premedicazione (T0) è stato somministrato il farmaco (esmololo o placebo) e successivamente i parametri sono stati registrati dopo 2, 5, 10, 15, 20 e 25 minuti. A T5 è stata effettuata l’induzione con propofol EV ad effetto, in modo da permettere un’intubazione agevole dei soggetti. I dati sono stati analizzati mediante la valutazione della media e della deviazione standard. Il confronto tra i due gruppi è stato effettuato con un test T-Student, mentre la valutazione tra i tempi diversi all’interno dei gruppi è stata effettuata mediante l’analisi della varianza ANOVA ad una via per dati ripetuti, seguita dal test di Tukey in caso di differenza significativa (P<0,05), utilizzando GraphPad Prism®. Risultati. Non sono state rilevate differenze significative per età (16,3±3,8 mesi per il gruppo ESM e 14,1±3,1 mesi per il gruppo PLB) e peso (31,8±6,1 kg per il gruppo ESM e 31,2±3 kg per il gruppo PLB) dei soggetti tra i due gruppi. L’analisi della varianza non ha rilevato differenze significative tra Tbase e tutti gli altri tempi, né tra T0 e tutti gli altri tempi per FC, FR, e PAM per entrambi i gruppi. Il confronto tra i due gruppi per i parametri vitali ha evidenziato una differenza significativa solo per FR a T2 con valori del gruppo ESM inferiori al gruppo PLB. Infine l’analisi statistica ha evidenziato una differenza significativa tra il dosaggio di propofol impiegato per l’induzione con valori di 1,1±0,44 mg/kg per il gruppo ESM e 1,6±0,54 mg/kg per il gruppo PLB. Conclusioni. Il primo risultato di questo studio indica che la somministrazione di un bolo di esmololo al dosaggio di 0,1 mg/kg EV in soggetti premedicati con medetomidina, butorfanolo e diazepam non determina alterazioni dei parametri emodinamici in soggetti clinicamente sani. Il secondo risultato evidenzia che a questo dosaggio l’esmololo permette di ridurre in maniera significativa il dosaggio di propofol impiegato per l’induzione. In medicina umana la somministrazione di esmololo prima dell’intubazione riduce drasticamente l’insorgenza di fenomeni dovuti a stimolazione simpatica con aumento della stabilizzazione dei parametri emodinamici1-2. Da studi effettuati sul cane è stato evidenziato che l’esmololo riduce il consumo di ossigeno miocardico nei soggetti sotto sforzo e che l’associazione con dexmedetomidina riduce l’aumento della frequenza cardiaca ed il rilascio di lattati durante l’anestesia3. Inoltre è stata evidenziata la capacità analgesica di questo farmaco mediante studi clinici condotti nell’uomo con conseguente diminuzione della richiesta dei farmaci anestetici ed analgesici nel periodo intra e postoperatorio4. I risultati ottenuti con questo studio sono in accordo con la bibliografia e permettono di asserire che l’esmololo non produce depressione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa media in soggetti sani sottoposti ad anestesia. Risulta quindi un farmaco sicuro da impiegare anche preventivamente in soggetti in cui potrebbe verificarsi una stimolazione simpatica potenzialmente dannosa, presentando inoltre la caratteristica di ridurre il dosaggio dei farmaci di induzione.

Impatto emodinamico ed anestesiologico di un bolo di esmololo in cani sani sottoposti ad anestesia

BRIGANTI, ANGELA;MELANIE, PIERRE;BREGHI, GLORIA
2009-01-01

Abstract

Scopo del lavoro. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare gli effetti emodinamici dopo un bolo di esmololo EV in cani sani sottoposti ad anestesia e l’eventuale riduzione del dosaggio degli anestetici necessari per l’intubazione. Materiali e metodi. Lo studio, clinico prospettico in doppio cieco, è stato realizzato su 26 cani Labrador (ASA I) di proprietà, sottoposti ad esami diagnostici. I proprietari, informati della procedura, hanno acconsentito ad includere i cani nello studio. I soggetti sono stati sottoposti a visita anestesiologica di routine con valutazione di frequenza cardiaca (FC), frequenza respiratoria (FR) pressione arteriosa media (PAM) ed elettrocardiogramma prima e durante l’anestesia. I soggetti sono stati suddivisi in maniera random in 2 gruppi di 13 cani ciascuno: gruppo esmololo (ESM), che ha ricevuto esmololo 0,1 mg/kg EV diluito in 3 ml di NaCl e somministrato in 1 minuto e gruppo placebo (PLB), che ha ricevuto NaCl nello stesso volume dell’esmololo. Il medico addetto alla somministrazione del farmaco non era a conoscenza della natura della sostanza. Entrambi i gruppi hanno ricevuto una premedicazione EV con butorfanolo 0,1 mg/kg, medetomidina 5 mcg/kg, diazepam 0,3 mg/kg. Durante l’anestesia i soggetti hanno ricevuto ossigeno al 100% e fluidoterapia EV con Ringer Lattato a 10 ml/kg/ora. I valori registrati cinque minuti dopo la premedicazione sono stati considerati come valori basali (Tbase); dopo dieci minuti dalla premedicazione (T0) è stato somministrato il farmaco (esmololo o placebo) e successivamente i parametri sono stati registrati dopo 2, 5, 10, 15, 20 e 25 minuti. A T5 è stata effettuata l’induzione con propofol EV ad effetto, in modo da permettere un’intubazione agevole dei soggetti. I dati sono stati analizzati mediante la valutazione della media e della deviazione standard. Il confronto tra i due gruppi è stato effettuato con un test T-Student, mentre la valutazione tra i tempi diversi all’interno dei gruppi è stata effettuata mediante l’analisi della varianza ANOVA ad una via per dati ripetuti, seguita dal test di Tukey in caso di differenza significativa (P<0,05), utilizzando GraphPad Prism®. Risultati. Non sono state rilevate differenze significative per età (16,3±3,8 mesi per il gruppo ESM e 14,1±3,1 mesi per il gruppo PLB) e peso (31,8±6,1 kg per il gruppo ESM e 31,2±3 kg per il gruppo PLB) dei soggetti tra i due gruppi. L’analisi della varianza non ha rilevato differenze significative tra Tbase e tutti gli altri tempi, né tra T0 e tutti gli altri tempi per FC, FR, e PAM per entrambi i gruppi. Il confronto tra i due gruppi per i parametri vitali ha evidenziato una differenza significativa solo per FR a T2 con valori del gruppo ESM inferiori al gruppo PLB. Infine l’analisi statistica ha evidenziato una differenza significativa tra il dosaggio di propofol impiegato per l’induzione con valori di 1,1±0,44 mg/kg per il gruppo ESM e 1,6±0,54 mg/kg per il gruppo PLB. Conclusioni. Il primo risultato di questo studio indica che la somministrazione di un bolo di esmololo al dosaggio di 0,1 mg/kg EV in soggetti premedicati con medetomidina, butorfanolo e diazepam non determina alterazioni dei parametri emodinamici in soggetti clinicamente sani. Il secondo risultato evidenzia che a questo dosaggio l’esmololo permette di ridurre in maniera significativa il dosaggio di propofol impiegato per l’induzione. In medicina umana la somministrazione di esmololo prima dell’intubazione riduce drasticamente l’insorgenza di fenomeni dovuti a stimolazione simpatica con aumento della stabilizzazione dei parametri emodinamici1-2. Da studi effettuati sul cane è stato evidenziato che l’esmololo riduce il consumo di ossigeno miocardico nei soggetti sotto sforzo e che l’associazione con dexmedetomidina riduce l’aumento della frequenza cardiaca ed il rilascio di lattati durante l’anestesia3. Inoltre è stata evidenziata la capacità analgesica di questo farmaco mediante studi clinici condotti nell’uomo con conseguente diminuzione della richiesta dei farmaci anestetici ed analgesici nel periodo intra e postoperatorio4. I risultati ottenuti con questo studio sono in accordo con la bibliografia e permettono di asserire che l’esmololo non produce depressione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa media in soggetti sani sottoposti ad anestesia. Risulta quindi un farmaco sicuro da impiegare anche preventivamente in soggetti in cui potrebbe verificarsi una stimolazione simpatica potenzialmente dannosa, presentando inoltre la caratteristica di ridurre il dosaggio dei farmaci di induzione.
2009
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