Nel saggio si ricostruiscono le vicende della concessione ai finanzieri Adriano Lemmi e Pietro Adami per la costruzione delle strade ferrate nel Regno di Napoli. Tale concessione, assegnata da Garibaldi ai due esponenti della finanza democratica nel 1860, dette luogo ad una dura battaglia con gli esponenti della finanza francese Talabot e Delahante, legati alla Maison Rothschild, e con il gruppo della Destra storica, ostile a tale operazione, che avrebbe rafforzato il partito democratico. Il particolare meccanismo elaborato da Carlo Cattaneo per il finanziamento dei lavori, che collegava il reperimento dei fondi al debito pubblico napoletano (e poi italiano), infatti, avrebbe pesantemente condizionato, se confermato dal Parlamento italiano, la politica finanziaria del neo Regno d’Italia. Il contenzioso si concluse nel 1863, con la fuoruscita dalla compagine sociale delle Strade ferrate Calabro-Sicule di Lemmi e Adami e l’ingresso del finanziere francese Charles Lafitte, già presidente della Strada ferrata Vittorio-Emanuele.

Ferrovie e “finanza garibaldina”: la “Concessione Adami e Lemmi” per la costruzione delle strade ferrate meridionali,

CINI, MARCO
2009-01-01

Abstract

Nel saggio si ricostruiscono le vicende della concessione ai finanzieri Adriano Lemmi e Pietro Adami per la costruzione delle strade ferrate nel Regno di Napoli. Tale concessione, assegnata da Garibaldi ai due esponenti della finanza democratica nel 1860, dette luogo ad una dura battaglia con gli esponenti della finanza francese Talabot e Delahante, legati alla Maison Rothschild, e con il gruppo della Destra storica, ostile a tale operazione, che avrebbe rafforzato il partito democratico. Il particolare meccanismo elaborato da Carlo Cattaneo per il finanziamento dei lavori, che collegava il reperimento dei fondi al debito pubblico napoletano (e poi italiano), infatti, avrebbe pesantemente condizionato, se confermato dal Parlamento italiano, la politica finanziaria del neo Regno d’Italia. Il contenzioso si concluse nel 1863, con la fuoruscita dalla compagine sociale delle Strade ferrate Calabro-Sicule di Lemmi e Adami e l’ingresso del finanziere francese Charles Lafitte, già presidente della Strada ferrata Vittorio-Emanuele.
2009
Cini, Marco
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