abstract Introduzione. L’area della Val di Cecina (VdC) comprende dodici comuni della Toscana (quattro comuni dell’Alta Val di Cecina (AVC) e otto della Bassa Val di Cecina (BVC)) ed è definita da decreto regionale come zona di criticità ambientale. Nella VdC è documentata una contaminazione ambientale da metalli pesanti (cromo esavalente, boro, arsenico, me rcurio) di origine sia naturale sia industriale; per alcuni di questi contaminanti si sono verificati, in periodi distinti, tra il 1998 e il 2007 diversi superamenti dei limiti massimi ammissibili per le acque potabili fissati da ll’Organizzazione Mondial e della Sanità. Da un’indagine qualitativa effettuata ad hoc su una selezi one di soggetti attivi dell’ar ea (Amministratori locali, tecnici degli enti pubb lici, Rappresentanti delle Organizzazioni non Governative – ONG) con lo scopo di valutare la percezione delle principali criticità ambien tali della VdC da parte della comunità in studio, è risultato che: - la consapevolezza dei problemi am bientali è elevata tra i s oggetti intervistati; - la contaminazione ambientale è percepita come altame nte critica dalla maggior parte dei tecnici e dei rappresentanti delle ONG ed è percepita a bassa criticità per la quasi totalità degli amministratori; - le ONG hanno un basso livello di fiducia verso gli enti pubblici e sono critiche sulla gestione futura delle criticità. Obiettivi. Valutazione dello stato di salute dei residenti nei comuni della VdC. Materiali e metodi. L’analisi epidemiologica è st ata effettuata sui dati di mo rtalità e di ospedalizzazione osservati in vari sottoperiodi compresi tra il 1980 e il 2006. Sono state analizzate patologie potenzialmente correlabili ai contaminanti presenti sul territorio. Per ogni inquinante è stata effettuata una ricerca bibliografica sugli effetti sanitari allo scopo di valutare in m odo appropriato la plausibilità dei risultati ottenuti. Le analisi sono state effettuate sia per ciascuna m acro-area (VdC, BVC, AVC) sia a livello comunale. I risultati sono stati presentati utilizzando indicatori di salute sia classici (Rapporti di Mortalità/Ospedalizzazione standardizzati per età (S MR/SHR)) sia bayesiani (Rapporto Bayesiano di Mortalità/Ospedalizzazione (BMR/BHR)). La mortalità/mor bosità attesa è stata calcolata utilizzando sia un riferimento locale (comuni compresi in un cerchio centrato sulla VdC e con raggio pari a 50 km) sia il riferimento regionale. Risultati . Nella VdC o in almeno una delle due so ttoaree (AVC, BVC) si evidenziano: eccessi di mortalità per le malattie del sistema circolat orio in entrambi i sessi (M: O=1788, SMR=105,5; F: O=2111, SMR=110,2), per il tumore al colon nelle donne (O=44, SMR=137,9) e per il tumore dello stomaco negli uomini (O=42, SMR=142,9). eccessi di ricovero per le malattie del sistema respirat orio nei maschi (O=585, SHR=114,5), per le malattie respiratorie croniche nelle femmine (O=88, SHR=171), per le malattie dell’apparato digerente in entrambi i sessi (M: O=799, SHR=113,2; F: O= 565, SHR=113,4). Tra le cause tumorali si rilevano eccessi di tumore all’esofago in entrambi i sessi (M: O=12, SHR=247,8; F: O=8, SHR=496). Inoltre si segnalano eccessi di ricovero per il Linfoma non Hodgkin e per le leucemie nelle donne, anche se aspecifiche rispetto alle conoscenze sulla tossicità dei contaminanti. Dalle analisi a livello comunale si ev idenziano alcuni co muni con eccessi di ricovero per il tumore del rene, del fegato e dei polmoni nelle femmine. La maggior parte degli eccessi evidenziati tr amite gli SMR/SHR sono confermati dal BMR. Conclusioni. Diversi eccessi emersi offr ono elementi di criticità degni di a ttenzione in quanto indicativi di uno stato di sofferenza della popolazione generale. Le osse rvazioni in eccedenza sono da considerarsi descrittive della situazione attuale e indicative di problemi di natura diversa, inclusi possibili effetti ambientali. I risultati sono utili per pianificare studi epidemiologici analitici, per aprire il dialogo con i rappresentanti locali, per far rispettare le raccomandazioni e per promuovere la futura attività di bonifica.

Studio epidemiologico nell’area di criticità ambientale della Val di Cecina

VIGOTTI, MARIA ANGELA;
2009-01-01

Abstract

abstract Introduzione. L’area della Val di Cecina (VdC) comprende dodici comuni della Toscana (quattro comuni dell’Alta Val di Cecina (AVC) e otto della Bassa Val di Cecina (BVC)) ed è definita da decreto regionale come zona di criticità ambientale. Nella VdC è documentata una contaminazione ambientale da metalli pesanti (cromo esavalente, boro, arsenico, me rcurio) di origine sia naturale sia industriale; per alcuni di questi contaminanti si sono verificati, in periodi distinti, tra il 1998 e il 2007 diversi superamenti dei limiti massimi ammissibili per le acque potabili fissati da ll’Organizzazione Mondial e della Sanità. Da un’indagine qualitativa effettuata ad hoc su una selezi one di soggetti attivi dell’ar ea (Amministratori locali, tecnici degli enti pubb lici, Rappresentanti delle Organizzazioni non Governative – ONG) con lo scopo di valutare la percezione delle principali criticità ambien tali della VdC da parte della comunità in studio, è risultato che: - la consapevolezza dei problemi am bientali è elevata tra i s oggetti intervistati; - la contaminazione ambientale è percepita come altame nte critica dalla maggior parte dei tecnici e dei rappresentanti delle ONG ed è percepita a bassa criticità per la quasi totalità degli amministratori; - le ONG hanno un basso livello di fiducia verso gli enti pubblici e sono critiche sulla gestione futura delle criticità. Obiettivi. Valutazione dello stato di salute dei residenti nei comuni della VdC. Materiali e metodi. L’analisi epidemiologica è st ata effettuata sui dati di mo rtalità e di ospedalizzazione osservati in vari sottoperiodi compresi tra il 1980 e il 2006. Sono state analizzate patologie potenzialmente correlabili ai contaminanti presenti sul territorio. Per ogni inquinante è stata effettuata una ricerca bibliografica sugli effetti sanitari allo scopo di valutare in m odo appropriato la plausibilità dei risultati ottenuti. Le analisi sono state effettuate sia per ciascuna m acro-area (VdC, BVC, AVC) sia a livello comunale. I risultati sono stati presentati utilizzando indicatori di salute sia classici (Rapporti di Mortalità/Ospedalizzazione standardizzati per età (S MR/SHR)) sia bayesiani (Rapporto Bayesiano di Mortalità/Ospedalizzazione (BMR/BHR)). La mortalità/mor bosità attesa è stata calcolata utilizzando sia un riferimento locale (comuni compresi in un cerchio centrato sulla VdC e con raggio pari a 50 km) sia il riferimento regionale. Risultati . Nella VdC o in almeno una delle due so ttoaree (AVC, BVC) si evidenziano: eccessi di mortalità per le malattie del sistema circolat orio in entrambi i sessi (M: O=1788, SMR=105,5; F: O=2111, SMR=110,2), per il tumore al colon nelle donne (O=44, SMR=137,9) e per il tumore dello stomaco negli uomini (O=42, SMR=142,9). eccessi di ricovero per le malattie del sistema respirat orio nei maschi (O=585, SHR=114,5), per le malattie respiratorie croniche nelle femmine (O=88, SHR=171), per le malattie dell’apparato digerente in entrambi i sessi (M: O=799, SHR=113,2; F: O= 565, SHR=113,4). Tra le cause tumorali si rilevano eccessi di tumore all’esofago in entrambi i sessi (M: O=12, SHR=247,8; F: O=8, SHR=496). Inoltre si segnalano eccessi di ricovero per il Linfoma non Hodgkin e per le leucemie nelle donne, anche se aspecifiche rispetto alle conoscenze sulla tossicità dei contaminanti. Dalle analisi a livello comunale si ev idenziano alcuni co muni con eccessi di ricovero per il tumore del rene, del fegato e dei polmoni nelle femmine. La maggior parte degli eccessi evidenziati tr amite gli SMR/SHR sono confermati dal BMR. Conclusioni. Diversi eccessi emersi offr ono elementi di criticità degni di a ttenzione in quanto indicativi di uno stato di sofferenza della popolazione generale. Le osse rvazioni in eccedenza sono da considerarsi descrittive della situazione attuale e indicative di problemi di natura diversa, inclusi possibili effetti ambientali. I risultati sono utili per pianificare studi epidemiologici analitici, per aprire il dialogo con i rappresentanti locali, per far rispettare le raccomandazioni e per promuovere la futura attività di bonifica.
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