All’avvento della Quinta repubblica, Serio Galeotti, studioso sempre attento alle esperienze straniere, ha il merito di pubblicare, nel 1960, la prima monografia italiana sulle nuove istituzioni francesi. Significativamente, Galeotti giudica antidemocratico non solo il processo di instaurazione del nuovo regime francese, ma anche le scelte operate dai costituenti del 1958 riguardo le strutture istituzionali e normative, riconoscendo tuttavia nel nuovo profilo riconosciuto alla figura del presidente della repubblica il principale elemento di innovazione istituzionale introdotto dalla costituzione gollista. In sostanza, per Galeotti, poiché la natura autocratica della costituzione del 1958 deriva dalla peculiare situazione di emergenza politica ed istituzionale da cui è sorta, la Cinquième appare destinata ad trasformarsi profondamente dopo l’abbandono del potere da parte del generale de Gaulle. Il severo giudizio espresso da Galeotti sulla Quinta repubblica (poi smentito dall’effettiva evoluzione politico-istituzionale del regime) appare d’altronde coerente con il sostegno espresso dallo studioso alla proposta duvergeriana della metà anni Cinquanta volta, in alternativa alla soluzione presidenzialista di de Gaulle, ad introdurre l’elezione popolare diretta del presidente del consiglio.

La Quinta repubblica nella riflessione di Serio Galeotti

CASELLA, RINO
2009-01-01

Abstract

All’avvento della Quinta repubblica, Serio Galeotti, studioso sempre attento alle esperienze straniere, ha il merito di pubblicare, nel 1960, la prima monografia italiana sulle nuove istituzioni francesi. Significativamente, Galeotti giudica antidemocratico non solo il processo di instaurazione del nuovo regime francese, ma anche le scelte operate dai costituenti del 1958 riguardo le strutture istituzionali e normative, riconoscendo tuttavia nel nuovo profilo riconosciuto alla figura del presidente della repubblica il principale elemento di innovazione istituzionale introdotto dalla costituzione gollista. In sostanza, per Galeotti, poiché la natura autocratica della costituzione del 1958 deriva dalla peculiare situazione di emergenza politica ed istituzionale da cui è sorta, la Cinquième appare destinata ad trasformarsi profondamente dopo l’abbandono del potere da parte del generale de Gaulle. Il severo giudizio espresso da Galeotti sulla Quinta repubblica (poi smentito dall’effettiva evoluzione politico-istituzionale del regime) appare d’altronde coerente con il sostegno espresso dallo studioso alla proposta duvergeriana della metà anni Cinquanta volta, in alternativa alla soluzione presidenzialista di de Gaulle, ad introdurre l’elezione popolare diretta del presidente del consiglio.
2009
Casella, Rino
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