Il saggio sottopone le fonti e la discussione storiografica sulla cosiddetta "politica economica" di Federico II a una profonda revisione, in parte ispirata dalle prospettive di ricerca della storia economica "neo-istituzionale" e in parte fondata su una più attenta e "filologica" ricostruzione della normativa regia e delle sue ricadute sul tessuto economico del regno di Sicilia. Occorre superare la polarizzazione tra sostenitori dei caratteri "regressivi" rispetto alle potenzialità del regno delle misure prese dalla corte sveva e sostenitori della portata "modernizzante" dell'azione del sovrano. Federico II e i suoi consiglieri non miravano ad altro che a trarre vantaggio dalle tendenze economiche del loro secolo, cercando di assecondarne l'evoluzione e di difendere il preminente diritto del re a trarne un utile. Viene così tracciata la strada per la rivitalizzazione storiografica di un aspetto centrale del governo di Federico II nel Regno di Sicilia. Più in generale il saggio si presenta come un contributo all'apertura di nuove prospettive per lo studio comparato e l'analisi della "politica economica" dei monarchi europei nel XIII secolo, sul ruolo dello "stato" e dei suoi interventi nei processi di trasformazione economica nell'età della grande crescita e non solo in quella della ristrutturazione e del cambiamento post-1348.

Ancora sulla "politica economica" di Federico II nel Regnum Siciliae

PETRALIA, GIUSEPPE
2009-01-01

Abstract

Il saggio sottopone le fonti e la discussione storiografica sulla cosiddetta "politica economica" di Federico II a una profonda revisione, in parte ispirata dalle prospettive di ricerca della storia economica "neo-istituzionale" e in parte fondata su una più attenta e "filologica" ricostruzione della normativa regia e delle sue ricadute sul tessuto economico del regno di Sicilia. Occorre superare la polarizzazione tra sostenitori dei caratteri "regressivi" rispetto alle potenzialità del regno delle misure prese dalla corte sveva e sostenitori della portata "modernizzante" dell'azione del sovrano. Federico II e i suoi consiglieri non miravano ad altro che a trarre vantaggio dalle tendenze economiche del loro secolo, cercando di assecondarne l'evoluzione e di difendere il preminente diritto del re a trarne un utile. Viene così tracciata la strada per la rivitalizzazione storiografica di un aspetto centrale del governo di Federico II nel Regno di Sicilia. Più in generale il saggio si presenta come un contributo all'apertura di nuove prospettive per lo studio comparato e l'analisi della "politica economica" dei monarchi europei nel XIII secolo, sul ruolo dello "stato" e dei suoi interventi nei processi di trasformazione economica nell'età della grande crescita e non solo in quella della ristrutturazione e del cambiamento post-1348.
2009
Petralia, Giuseppe
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