Nella cultura greca del quinto secolo a. C. appare già codificato un insieme solidale di rappresentazioni della giovinezza e della vecchiaia (e della loro contrapposizione altamente significativa) che resterà – senza sostanziali modificazioni – patrimonio di sapere corrente fin nel mondo romano (e oltre). In generale, lungo tutto l’arco dell’antichità, il lavoro teorico di medici e scienziati interessati alla spiegazione della natura dell’uomo si sia mosso nelle coordinate di una costruzione sociale, perciò ampiamente condivisa e straordinariamente costante nel tempo, di ‘tipi’ dell’umanità (uomo-donna, libero-schiavo, Greco-barbaro, e così appunto giovane-vecchio).
Giovane e vecchio, umido e secco, caldo e freddo: giochi di polarità nel sapere antico
SASSI, MARIA MICHELA
2009-01-01
Abstract
Nella cultura greca del quinto secolo a. C. appare già codificato un insieme solidale di rappresentazioni della giovinezza e della vecchiaia (e della loro contrapposizione altamente significativa) che resterà – senza sostanziali modificazioni – patrimonio di sapere corrente fin nel mondo romano (e oltre). In generale, lungo tutto l’arco dell’antichità, il lavoro teorico di medici e scienziati interessati alla spiegazione della natura dell’uomo si sia mosso nelle coordinate di una costruzione sociale, perciò ampiamente condivisa e straordinariamente costante nel tempo, di ‘tipi’ dell’umanità (uomo-donna, libero-schiavo, Greco-barbaro, e così appunto giovane-vecchio).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.