L’area fra la Piana di Lucca e la conca di Bientina è stata, almeno fino alla metà del XVIII secolo, un insieme di aree umide lacustri, fluviali e palustri, in cui affioravano anche numerose risorgive. In meno di 150 anni, la politica delle bonifiche idrauliche e dei prosciugamenti, nonché lo sviluppo di un grande polo industriale cartario ed i numerosi emungimenti acquedottistici hanno progressivamente ridotto, fino all’attuale conclamato stato di crisi, la risorsa idrica sotterranea. Al fine di conoscere la situazione attuale e l’evoluzione temporale della piezometria della falda contenuta nell’acquifero in ghiaie (Conglomerati del Serchio da Bientina Auctt.) nell’ottica di una corretta gestione sostenibile della risorsa idrica, sono stati misurati, sin dal 2007 e con cadenza mensile, i livelli piezometrici in numerosi punti d’acqua presenti nella porzione meridionale della Piana. L’elaborazione delle informazioni, confrontate anche con dati pregressi, ha permesso un’analisi della dinamica dell’acquifero su periodi più lunghi. Le carte piezometriche elaborate nell’arco di un anno idrologico hanno evidenziato la presenza di due minimi chiusi in corrispondenza dei campi-pozzi del Pollino e di Pacconi (Porcari); tali depressioni sono gli effetti di una concentrazione non sostenibile a lungo termine di emungimenti in un quadro di generalizzato abbassamento del livello piezometrico causato da ingenti prelievi in falda, producendo localmente un’inversione della direzione di naturale deflusso, allargando il fronte di richiamo delle acque di falda. Il confronto con carte piezometriche degli anni precedenti ha evidenziato che, dal 1975 al 2008, la superficie piezometrica si è abbassata di circa 2,5 e 5metri rispettivamente a nord ed a sud dell’area studiata, con medie di 0,08m/anno nella parte nord e di circa 0,15m/anno nella parte sud. Questi dati indicano che al momento si sta consumando la riserva idrica contenuta nell’acquifero in ghiaie della piana.

Analisi dell’evoluzione piezometrica nel periodo 2007-2008 nel settore meridionale della Piana di Lucca (Toscana), area di crisi idrica conclamata

GIANNECCHINI, ROBERTO;PUCCINELLI, ALBERTO;
2010-01-01

Abstract

L’area fra la Piana di Lucca e la conca di Bientina è stata, almeno fino alla metà del XVIII secolo, un insieme di aree umide lacustri, fluviali e palustri, in cui affioravano anche numerose risorgive. In meno di 150 anni, la politica delle bonifiche idrauliche e dei prosciugamenti, nonché lo sviluppo di un grande polo industriale cartario ed i numerosi emungimenti acquedottistici hanno progressivamente ridotto, fino all’attuale conclamato stato di crisi, la risorsa idrica sotterranea. Al fine di conoscere la situazione attuale e l’evoluzione temporale della piezometria della falda contenuta nell’acquifero in ghiaie (Conglomerati del Serchio da Bientina Auctt.) nell’ottica di una corretta gestione sostenibile della risorsa idrica, sono stati misurati, sin dal 2007 e con cadenza mensile, i livelli piezometrici in numerosi punti d’acqua presenti nella porzione meridionale della Piana. L’elaborazione delle informazioni, confrontate anche con dati pregressi, ha permesso un’analisi della dinamica dell’acquifero su periodi più lunghi. Le carte piezometriche elaborate nell’arco di un anno idrologico hanno evidenziato la presenza di due minimi chiusi in corrispondenza dei campi-pozzi del Pollino e di Pacconi (Porcari); tali depressioni sono gli effetti di una concentrazione non sostenibile a lungo termine di emungimenti in un quadro di generalizzato abbassamento del livello piezometrico causato da ingenti prelievi in falda, producendo localmente un’inversione della direzione di naturale deflusso, allargando il fronte di richiamo delle acque di falda. Il confronto con carte piezometriche degli anni precedenti ha evidenziato che, dal 1975 al 2008, la superficie piezometrica si è abbassata di circa 2,5 e 5metri rispettivamente a nord ed a sud dell’area studiata, con medie di 0,08m/anno nella parte nord e di circa 0,15m/anno nella parte sud. Questi dati indicano che al momento si sta consumando la riserva idrica contenuta nell’acquifero in ghiaie della piana.
2010
9788846726209
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