Nell’agosto del 1581, a Roma, venne arso sul rogo in piazza S. Pietro Richard Atkins. L’inglese era stato condannato a morte perché, alcune settimane prima, nella basilica di S. Pietro, al momento dell’elevazione aveva strappato di mano l’ostia al sacerdote e aveva buttato per terra il calice. Alcuni anni dopo, nel giugno del 1595, per aver commesso un atto simile venne condannato al rogo un altro inglese, Walter Marsh, che aveva assalito una processione con l’intento di buttare a terra l’ostia consacrata. Questa volta la sentenza venne eseguita in Campo dei Fiori. Il saggio ricostruisce l’interesse che questi episodi suscitarono in Italia e all’estero. Entrambi i casi vennero infatti conosciuti in Inghilterra e ampiamente utilizzati dalla propaganda anticattolica inglese. Le storie di Atkinson e Marsh , ad esempio, vennero narrate negli Actes and Monuments di John Foxe, un’opera in cui si celebravano i martiri della fede protestante e che, per il suo straordinario successo, contribuì in maniera fondamentale a modellare l’immaginario anticattolico inglese (di Marsh si parla nelle edizioni postume degli Acts and Monuments del 1632, del 1641 e del 1684). Anche in Italia si parlò molto di queste vicende e il rogo Marsh viene ricordato anche da Tommaso Campanella.
Martirio, spionaggio e propaganda. I roghi di Richard Atkins (1581) e Walter Marsh (1595) condannati a Roma dall’inquisizione
VILLANI, STEFANO
2011-01-01
Abstract
Nell’agosto del 1581, a Roma, venne arso sul rogo in piazza S. Pietro Richard Atkins. L’inglese era stato condannato a morte perché, alcune settimane prima, nella basilica di S. Pietro, al momento dell’elevazione aveva strappato di mano l’ostia al sacerdote e aveva buttato per terra il calice. Alcuni anni dopo, nel giugno del 1595, per aver commesso un atto simile venne condannato al rogo un altro inglese, Walter Marsh, che aveva assalito una processione con l’intento di buttare a terra l’ostia consacrata. Questa volta la sentenza venne eseguita in Campo dei Fiori. Il saggio ricostruisce l’interesse che questi episodi suscitarono in Italia e all’estero. Entrambi i casi vennero infatti conosciuti in Inghilterra e ampiamente utilizzati dalla propaganda anticattolica inglese. Le storie di Atkinson e Marsh , ad esempio, vennero narrate negli Actes and Monuments di John Foxe, un’opera in cui si celebravano i martiri della fede protestante e che, per il suo straordinario successo, contribuì in maniera fondamentale a modellare l’immaginario anticattolico inglese (di Marsh si parla nelle edizioni postume degli Acts and Monuments del 1632, del 1641 e del 1684). Anche in Italia si parlò molto di queste vicende e il rogo Marsh viene ricordato anche da Tommaso Campanella.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.