Il volume presenta un'ampia rassegna di lavori tradizionali nell'area tra Pontedera, il basso Valdarno e i Monti pisani. I processi lavorativi e gli attrezzi delle diverse attività sono illustrati con ricchi materiali fotografici e iconografici, ma particolare attenzione ricevono i relativi corredi linguistici, raccolti nei paesi maggiormente caratterizzati da tali attività. Così il lessico e le tecniche tradizionali della pesca in acqua dolce si riferiscono a Massarella sul padule di Fucecchio, a Bientina sull'omonimo padule e a Calcinania sull'Arno. Le tecniche di costruzione e di movimentazione dei navicelli nonché le forme di vita dei navicellai sono indagati a Calcinaia. L'artigianato del castagno e le tecniche tradizionali di costruzione di ceste e corbelli sono quelle di Buti, paese caratterizzato anche dalla persistenza di forme linguistiche antico-pisane scomparse nei paesi circostanti. Le tecniche tradizionali dei funai e il relativo lessico sono quelli di Pontedera. In rapporto al vicino paese di La Rottta, caratterizzato ancora nella seconda metà del Novecento da una forte emigrazione stagionale in alta Italia nelle aree di produzione dei laterizi, sono indagati il lessico dei mattonai, fortemente infiltrato di piemontesismi, ma anche il gergo associato alle attività marginali dei giovani della comunità che nella stagione morta per il lavoro dei mattoni vivevano di espedienti. Il volume si conclude con un saggio di taglio nettamente diverso, dedicato al linguaggio pubblicitario della Vespa e degli altri prodotti della Piaggio, l'industria che col suo massiccio insediamento nell'area ne ha fortemente modificayo (ma non annullato) il tessuto delle attività tradizionali agricole e non agricole.

Linguaggi e mestieri tra Valdera e Montipisani

FRANCESCHINI, FABRIZIO
1999-01-01

Abstract

Il volume presenta un'ampia rassegna di lavori tradizionali nell'area tra Pontedera, il basso Valdarno e i Monti pisani. I processi lavorativi e gli attrezzi delle diverse attività sono illustrati con ricchi materiali fotografici e iconografici, ma particolare attenzione ricevono i relativi corredi linguistici, raccolti nei paesi maggiormente caratterizzati da tali attività. Così il lessico e le tecniche tradizionali della pesca in acqua dolce si riferiscono a Massarella sul padule di Fucecchio, a Bientina sull'omonimo padule e a Calcinania sull'Arno. Le tecniche di costruzione e di movimentazione dei navicelli nonché le forme di vita dei navicellai sono indagati a Calcinaia. L'artigianato del castagno e le tecniche tradizionali di costruzione di ceste e corbelli sono quelle di Buti, paese caratterizzato anche dalla persistenza di forme linguistiche antico-pisane scomparse nei paesi circostanti. Le tecniche tradizionali dei funai e il relativo lessico sono quelli di Pontedera. In rapporto al vicino paese di La Rottta, caratterizzato ancora nella seconda metà del Novecento da una forte emigrazione stagionale in alta Italia nelle aree di produzione dei laterizi, sono indagati il lessico dei mattonai, fortemente infiltrato di piemontesismi, ma anche il gergo associato alle attività marginali dei giovani della comunità che nella stagione morta per il lavoro dei mattoni vivevano di espedienti. Il volume si conclude con un saggio di taglio nettamente diverso, dedicato al linguaggio pubblicitario della Vespa e degli altri prodotti della Piaggio, l'industria che col suo massiccio insediamento nell'area ne ha fortemente modificayo (ma non annullato) il tessuto delle attività tradizionali agricole e non agricole.
1999
Franceschini, Fabrizio
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