Scopo del lavoro. Lo scopo del presente lavoro è stato quello di valutare il potere midriatico di un bloccante neuromuscolare (BNM), il rocuronio bromide, applicato topicamente in entrambi gli occhi di rapaci diurni. Materiali e metodi. Nello studio sono stati inseriti dieci gheppi (Falco Tinnunculus) non affetti da patologie oftalmiche, appartenenti a entrambi i sessi, con peso tra 200 e 250 g. I soggetti sono stati sottoposti a una visita oculistica completa durante la quale la midriasi è stata ottenuta utilizzando un BNM, il rocuronio bromide (Esmeron® 10 mg/ml) applicato topicamente senza diluizione, con una pipetta. Gli uccelli hanno ricevuto una singola dose di 0.12 mg in ciascun occhio (dose totale: 0.24 mg/uccello). Durante la procedura la terza palpebra è stata trattenuta con un retrattore palpebrale per un minuto al fine di prevenirne il movimento e quindi evitare la rapida eliminazione del farmaco dalla superficie oculare. Il diametro pupillare e il riflesso pupillare diretto sono stati valutati con una fonte di luce standard prima della somministrazione del farmaco (Tbase), dopo 10 minuti e poi ogni 20 minuti fino a un tempo massimo di 290 minuti. Le variazioni del diametro pupillare sono state misurate con un gauge pupillare con approssimazione a 0.5 mm mentre il riflesso pupillare è stato valutato con una scala di 3 punti (2 normale, 1 diminuito, 0 assente). Sono stati monitorati eventuali effetti collaterali locali e sistemici. Le differenze tra i valori registrati a Tbase e tutti gli altri tempi, per ogni occhio, sono state analizzate con ANOVA ad una via per dati ripetuti con Dunnett come test Post Hoc, mentre le differenze tra i due occhi sono stati esaminate statisticamente con ANOVA a una via con test di Tukey come Post Hoc, considerando significativi valori di P < 0.05 (Graph Pad Prism4®). Risultati. La midriasi massima è stata ottenuta a T90 ed è risultata di 6.30 ± 0.42 mm per l’occhio destro e 6.35 ± 0.41 mm per l’occhio sinistro. Una differenza statistica è stata rilevata tra Tbase e tutti gli altri intervalli di valutazione per ciò che riguarda il diametro pupillare e tra Tbase e T10 fino a T110 per il riflesso fotomotore. Non sono state evidenziate differenze tra occhio destro e sinistro sia per il diametro pupillare che per il riflesso fotomotore nei vari tempi di osservazione. Nei 20 occhi trattati il grado di dilatazione pupillare ottenuto ha consentito una completa valutazione del fondo oculare che in 6/10 soggetti era già possibile a T30. Non sono stati evidenziati effetti collaterali locali e/o sistemici in nessuno degli uccelli trattati. Conclusioni. I risultati del presente lavoro suggeriscono che una singola dose di 0.12 mg di rocuronio bromide applicata topicamente in ciascun occhio di rapaci diurni consenta di ottenere una midriasi bilaterale in assenza di effetti collaterali locali o sistemici. Il rocuronio quindi sembra essere, alla dose impiegata, un BNM di sicuro impiego per indurre la midriasi nei gheppi. In passato l’efficacia midriatica di altri BNM è stata valutata in rapaci diurni della stessa specie oggetto di questo studio, con risultati variabili1. Infatti il pancuronio bromide determina una midriasi transitoria e inconsistente mentre l’alcuronio cloride è un ottimo midriatico ma causa effetti collaterali sistemici anche gravi. Soltanto il vecuronio bromide è considerato efficace in assenza di effetti collaterali, ma per determinare midriasi necessita di somministrazioni ripetute (almeno 3 ogni 15 minuti)1. È importante sottolineare che nella maggior parte delle specie aviarie nelle quali i BNM sono stati impiegati topicamente a scopo midriatico, la somministrazione è sempre stata monolaterale poiché probabilmente la dose cumulativa necessaria per indurre la dilatazione pupillare in entrambi gli occhi poteva essere pericolosa e determinare gravi effetti collaterali1-3. In uno studio recente condotto su rapaci notturni, il rocuronio si è dimostrato un efficace midriatico dopo una singola somministrazione topica determinando una dilatazione pupillare sovrapponibile a quella ottenuta con 2 somministrazioni ripetute4. Per tale motivo gli autori del presente lavoro hanno impiegato nei gheppi una singola somministrazione di farmaco ma su entrambi gli occhi, ottenendo una midriasi bilaterale contestuale. In conclusione, l’applicazione topica di rocuronio induce una buona midriasi nei gheppi e poiché non necessita di somministrazioni ripetute nel singolo occhio per ottenere la dilatazione pupillare, può essere impiegato bilateralmente offrendo notevoli vantaggi di carattere pratico.

Effetto midriatico del rocuronio bromide applicato topicamente nel gheppio (Falco Tinniculus)

BARSOTTI, GIOVANNI;BRIGANTI, ANGELA;BREGHI, GLORIA
2010-01-01

Abstract

Scopo del lavoro. Lo scopo del presente lavoro è stato quello di valutare il potere midriatico di un bloccante neuromuscolare (BNM), il rocuronio bromide, applicato topicamente in entrambi gli occhi di rapaci diurni. Materiali e metodi. Nello studio sono stati inseriti dieci gheppi (Falco Tinnunculus) non affetti da patologie oftalmiche, appartenenti a entrambi i sessi, con peso tra 200 e 250 g. I soggetti sono stati sottoposti a una visita oculistica completa durante la quale la midriasi è stata ottenuta utilizzando un BNM, il rocuronio bromide (Esmeron® 10 mg/ml) applicato topicamente senza diluizione, con una pipetta. Gli uccelli hanno ricevuto una singola dose di 0.12 mg in ciascun occhio (dose totale: 0.24 mg/uccello). Durante la procedura la terza palpebra è stata trattenuta con un retrattore palpebrale per un minuto al fine di prevenirne il movimento e quindi evitare la rapida eliminazione del farmaco dalla superficie oculare. Il diametro pupillare e il riflesso pupillare diretto sono stati valutati con una fonte di luce standard prima della somministrazione del farmaco (Tbase), dopo 10 minuti e poi ogni 20 minuti fino a un tempo massimo di 290 minuti. Le variazioni del diametro pupillare sono state misurate con un gauge pupillare con approssimazione a 0.5 mm mentre il riflesso pupillare è stato valutato con una scala di 3 punti (2 normale, 1 diminuito, 0 assente). Sono stati monitorati eventuali effetti collaterali locali e sistemici. Le differenze tra i valori registrati a Tbase e tutti gli altri tempi, per ogni occhio, sono state analizzate con ANOVA ad una via per dati ripetuti con Dunnett come test Post Hoc, mentre le differenze tra i due occhi sono stati esaminate statisticamente con ANOVA a una via con test di Tukey come Post Hoc, considerando significativi valori di P < 0.05 (Graph Pad Prism4®). Risultati. La midriasi massima è stata ottenuta a T90 ed è risultata di 6.30 ± 0.42 mm per l’occhio destro e 6.35 ± 0.41 mm per l’occhio sinistro. Una differenza statistica è stata rilevata tra Tbase e tutti gli altri intervalli di valutazione per ciò che riguarda il diametro pupillare e tra Tbase e T10 fino a T110 per il riflesso fotomotore. Non sono state evidenziate differenze tra occhio destro e sinistro sia per il diametro pupillare che per il riflesso fotomotore nei vari tempi di osservazione. Nei 20 occhi trattati il grado di dilatazione pupillare ottenuto ha consentito una completa valutazione del fondo oculare che in 6/10 soggetti era già possibile a T30. Non sono stati evidenziati effetti collaterali locali e/o sistemici in nessuno degli uccelli trattati. Conclusioni. I risultati del presente lavoro suggeriscono che una singola dose di 0.12 mg di rocuronio bromide applicata topicamente in ciascun occhio di rapaci diurni consenta di ottenere una midriasi bilaterale in assenza di effetti collaterali locali o sistemici. Il rocuronio quindi sembra essere, alla dose impiegata, un BNM di sicuro impiego per indurre la midriasi nei gheppi. In passato l’efficacia midriatica di altri BNM è stata valutata in rapaci diurni della stessa specie oggetto di questo studio, con risultati variabili1. Infatti il pancuronio bromide determina una midriasi transitoria e inconsistente mentre l’alcuronio cloride è un ottimo midriatico ma causa effetti collaterali sistemici anche gravi. Soltanto il vecuronio bromide è considerato efficace in assenza di effetti collaterali, ma per determinare midriasi necessita di somministrazioni ripetute (almeno 3 ogni 15 minuti)1. È importante sottolineare che nella maggior parte delle specie aviarie nelle quali i BNM sono stati impiegati topicamente a scopo midriatico, la somministrazione è sempre stata monolaterale poiché probabilmente la dose cumulativa necessaria per indurre la dilatazione pupillare in entrambi gli occhi poteva essere pericolosa e determinare gravi effetti collaterali1-3. In uno studio recente condotto su rapaci notturni, il rocuronio si è dimostrato un efficace midriatico dopo una singola somministrazione topica determinando una dilatazione pupillare sovrapponibile a quella ottenuta con 2 somministrazioni ripetute4. Per tale motivo gli autori del presente lavoro hanno impiegato nei gheppi una singola somministrazione di farmaco ma su entrambi gli occhi, ottenendo una midriasi bilaterale contestuale. In conclusione, l’applicazione topica di rocuronio induce una buona midriasi nei gheppi e poiché non necessita di somministrazioni ripetute nel singolo occhio per ottenere la dilatazione pupillare, può essere impiegato bilateralmente offrendo notevoli vantaggi di carattere pratico.
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