Il progetto per Piedicastello di Trento ribalta il tradizionale concetto delle Gesamtschule tedesche, delle scuola a piastra, senza muri che tanto ha affascinato una intera generazione di pedagogisti e promosso numerose realizzazioni in diversi paesi. Al contrario preferisce, pur salvaguardando la flessibilità funzionale futura delle aule, la strada del racconto di architettura frutto di elementi diversi, in una sorta di metafora del processo di acculturazione che si basa non solo sull'intuizione ma anche sulla progressione. Le aule sono raggruppate in blocchi e disposte a forma di "C" attorno a quattro cortili trapezoidali e dando a tutte le classi dei due istituti la possibilità di esposizione verso il fiume. Sempre sulla piazza l'unico edificio salvato dalle demolizioni dell'area adibito ad abitazione del custode, mentre a nord vengono collocate palestre, biblioteche, laboratori e l'auditorium. Un complesso quindi come giustapposizione di edifici diversi, assemblaggio urbano di parti morfologicamente autonome in stretta correlazione attraverso un articolato sistema di strade, corti e piazze.

Addio mister Chips!

BOSCHI, ANTONELLO
1994-01-01

Abstract

Il progetto per Piedicastello di Trento ribalta il tradizionale concetto delle Gesamtschule tedesche, delle scuola a piastra, senza muri che tanto ha affascinato una intera generazione di pedagogisti e promosso numerose realizzazioni in diversi paesi. Al contrario preferisce, pur salvaguardando la flessibilità funzionale futura delle aule, la strada del racconto di architettura frutto di elementi diversi, in una sorta di metafora del processo di acculturazione che si basa non solo sull'intuizione ma anche sulla progressione. Le aule sono raggruppate in blocchi e disposte a forma di "C" attorno a quattro cortili trapezoidali e dando a tutte le classi dei due istituti la possibilità di esposizione verso il fiume. Sempre sulla piazza l'unico edificio salvato dalle demolizioni dell'area adibito ad abitazione del custode, mentre a nord vengono collocate palestre, biblioteche, laboratori e l'auditorium. Un complesso quindi come giustapposizione di edifici diversi, assemblaggio urbano di parti morfologicamente autonome in stretta correlazione attraverso un articolato sistema di strade, corti e piazze.
1994
Boschi, Antonello
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/24867
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