Il secondo romanzo di Flann O’Brien, “The Third Policeman”, è qui analizzato alla luce della rivisitazione parodica delle maggiori teorie scientifiche del primo Novecento che l’autore vi conduce, in particolare la Relatività di Einstein e la fisica quantistica di Planck, ma anche gli studi psicoanalitici di Freud. Il bizzarro mondo fittizio che ne deriva denuncia lo scollamento tra discorso scientifico ed esperienza quotidiana, iperbolizzando il senso di smarrimento dell’individuo contemporaneo di fronte a una realtà che gli appare irrimediabilmente estranea e inconoscibile.

Scientists in Wonderland

FERRARI, ROBERTA
1997-01-01

Abstract

Il secondo romanzo di Flann O’Brien, “The Third Policeman”, è qui analizzato alla luce della rivisitazione parodica delle maggiori teorie scientifiche del primo Novecento che l’autore vi conduce, in particolare la Relatività di Einstein e la fisica quantistica di Planck, ma anche gli studi psicoanalitici di Freud. Il bizzarro mondo fittizio che ne deriva denuncia lo scollamento tra discorso scientifico ed esperienza quotidiana, iperbolizzando il senso di smarrimento dell’individuo contemporaneo di fronte a una realtà che gli appare irrimediabilmente estranea e inconoscibile.
1997
8846700252
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