La finalità del presente lavoro sperimentale è stata quella di confrontare le caratteristiche produttive di viti vecchie di circa quaranta anni con quelle di viti giovani di circa dodici anni, piantate nello stesso vigneto per rimpiazzare le fallanze e ritardare conseguentemente la fase di reimpianto. Le osservazioni sono state condotte per un triennio presso l’Azienda Agricola “Salustri”, ubicata nella Denominazione Montecucco (Cinigiano – Gr), in un vigneto di Sangiovese piantato alla fine degli anni ’70, con una distanza tra i filari di 3 metri e sulla fila di 1,50, allevato a Guyot, in cui nell’anno 1998 sono state rimpiazzate le fallanze, pari circa al 30% del numero delle viti originarie, con barbatelle appositamente costituite. Inoltre, nei punti dove erano comparsi dei vuoti, il terreno è stato lavorato e sono state impiantate nuove viti (utilizzando i barbatelloni) incrementando il numero di piante per filare tanto da ridurre la distanza originaria sulla fila fino a 0,75-1 metro. Le nuove piante non hanno richiesto cure particolari, se non una potatura a due gemme per almeno quattro o cinque anni consecutivi, prima di entrare in produzione. All’interno del vigneto è stata selezionata una parcella di 10 filari, su cui effettuare le misurazioni e la raccolta dei campioni. Le determinazioni analitiche hanno riguardato sia le caratteristiche vegeto-produttive (peso dei grappoli, peso del materiale di potatura, ecc.) che quelle tecnologiche e sensoriali degli acini, analizzati al momento della vendemmia (contenuto in metaboliti primari e composti fenolici, estratto secco, ceneri, ecc.). L’insieme della valutazioni inerenti le caratteristiche fisiche e chimiche degli acini hanno fornito interessanti indicazioni consentendo di discriminare, per i diversi parametri valutati, l’influenza dell’età delle viti rispetto a quella indotta dalle condizioni climatiche dell’annata. I risultati ottenuti, hanno evidenziato che il restauro del vigneto, attuato mediante la ristrutturazione di un vigneto per reintegrazione delle fallanze, può determinare, nell’ambito di un decennio, un miglioramento sia qualitativo che quantitativo della sua capacità produttiva grazie al fatto che le viti reimpiantate presentano una minore vigoria e producono grappoli di minore dimensione, più spargoli, con acini più piccoli, con una buona dotazione fenolica, particolarmente per la componente antocianica. Queste valutazioni composizionali favorevoli sembrerebbero caratterizzare anche i vini ottenuti dalle uve prodotte dalle viti giovani rispetto alle anziane come verificato dal confronto tra prodotti ottenuti, seguendo uno stesso protocollo sperimentale, per microvinificazione di campioni di una modesta aliquota di grappoli (circa 10 kg), ripetute per le tre annate considerate.

Confronto tra le caratteristiche produttive di viti di età diversa allevate in un unico vigneto.

SCALABRELLI, GIANCARLO;ZINNAI, ANGELA;VENTURI, FRANCESCA;FERRONI, GIUSEPPE;LAZZERI, NICOLE
2014-01-01

Abstract

La finalità del presente lavoro sperimentale è stata quella di confrontare le caratteristiche produttive di viti vecchie di circa quaranta anni con quelle di viti giovani di circa dodici anni, piantate nello stesso vigneto per rimpiazzare le fallanze e ritardare conseguentemente la fase di reimpianto. Le osservazioni sono state condotte per un triennio presso l’Azienda Agricola “Salustri”, ubicata nella Denominazione Montecucco (Cinigiano – Gr), in un vigneto di Sangiovese piantato alla fine degli anni ’70, con una distanza tra i filari di 3 metri e sulla fila di 1,50, allevato a Guyot, in cui nell’anno 1998 sono state rimpiazzate le fallanze, pari circa al 30% del numero delle viti originarie, con barbatelle appositamente costituite. Inoltre, nei punti dove erano comparsi dei vuoti, il terreno è stato lavorato e sono state impiantate nuove viti (utilizzando i barbatelloni) incrementando il numero di piante per filare tanto da ridurre la distanza originaria sulla fila fino a 0,75-1 metro. Le nuove piante non hanno richiesto cure particolari, se non una potatura a due gemme per almeno quattro o cinque anni consecutivi, prima di entrare in produzione. All’interno del vigneto è stata selezionata una parcella di 10 filari, su cui effettuare le misurazioni e la raccolta dei campioni. Le determinazioni analitiche hanno riguardato sia le caratteristiche vegeto-produttive (peso dei grappoli, peso del materiale di potatura, ecc.) che quelle tecnologiche e sensoriali degli acini, analizzati al momento della vendemmia (contenuto in metaboliti primari e composti fenolici, estratto secco, ceneri, ecc.). L’insieme della valutazioni inerenti le caratteristiche fisiche e chimiche degli acini hanno fornito interessanti indicazioni consentendo di discriminare, per i diversi parametri valutati, l’influenza dell’età delle viti rispetto a quella indotta dalle condizioni climatiche dell’annata. I risultati ottenuti, hanno evidenziato che il restauro del vigneto, attuato mediante la ristrutturazione di un vigneto per reintegrazione delle fallanze, può determinare, nell’ambito di un decennio, un miglioramento sia qualitativo che quantitativo della sua capacità produttiva grazie al fatto che le viti reimpiantate presentano una minore vigoria e producono grappoli di minore dimensione, più spargoli, con acini più piccoli, con una buona dotazione fenolica, particolarmente per la componente antocianica. Queste valutazioni composizionali favorevoli sembrerebbero caratterizzare anche i vini ottenuti dalle uve prodotte dalle viti giovani rispetto alle anziane come verificato dal confronto tra prodotti ottenuti, seguendo uno stesso protocollo sperimentale, per microvinificazione di campioni di una modesta aliquota di grappoli (circa 10 kg), ripetute per le tre annate considerate.
2014
Scalabrelli, Giancarlo; Zinnai, Angela; Venturi, Francesca; D’Agata, M. C.; Ferroni, Giuseppe; Lazzeri, Nicole
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