Ferrero e la transizione democratica

Nel pensiero di Guglielmo Ferrero il tema della transizione democratica viene affrontato da due angolazioni differenti anche se tra loro connesse. Per Ferrero transizione significa in primo luogo passaggio da regimi fondati sul principio di legittimità aristocratico-monarchico a regimi che incorporano il principio di legittimità democratico. Da questo punto di vista, la contrapposizione tra l'evoluzione politica dell'Inghilterra e quella della Francia assume un'importanza fondamentale, perché illustra il ruolo decisivo esercitato dalle modalità di instaurazione - rivoluzionaria o non rivoluzionaria - del principio di legittimità democratico sugli sviluppi e sugli esiti della transizione. Ma nella riflessione di Ferrero l'analisi di questo problema rimanda anche al lungo e tormentato processo storico, caratterizzato dall'alternarsi di regimi parzialmente legittimi, che aveva contraddistinto l'evoluzione di gran parte delle nazioni dell'Europa continentale nel corso del XIX secolo. Da questo punto di vista, sono proprio le vicende dell'Italia post-risorgimentale ad assumere un valore esemplare.