Scopo del lavoro - Recentemente è stata messa in commercio una formulazione di fentanyl transdermico a lunga durata, indicata per il trattamento del dolore postoperatorio, con un onset di 2-4 ore. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare l’efficacia analgesica intra-operatoria e post-operatoria della somministrazione in premedicazione di fentanyl transdermico alla dose di 2,6 mg/kg in soggetti sottoposti ad ovariectomia laparoscopica. Materiali e metodi - Nello studio sono stati arruolati 28 cani di proprietà, di peso compreso tra 3 e 20 Kg, sottoposti a ovariectomia laparoscopica. I soggetti sono stati suddivisi in due gruppi: gruppo trattato con fentanyl transdermico (GFT) e gruppo di controllo (GC). Tutti i pazienti sono stati sottoposti a visita anestesiologica, prelievo ematico ed esame ecocardiografico preoperatorio. Cinque minuti prima della premedicazione ai soggetti del gruppo GFT è stato applicato fentanyl nella zona soprascapolare mediante apposito dosatore. Il clinico addetto alla valutazione del soggetto non era al corrente del trattamento effettuato. I soggetti di entrambi i gruppi sono stati premedicati con morfina (0,3 mg/kg IM), indotti con propofol e mantenuti con isofluorano in ossigeno. Durante l’anestesia sono stati monitorati frequenza cardiaca (FC), pressione arteriosa media (PAM) con metodo invasivo, percentuale di isofluorano espirato (EtIso) e temperatura. Tutti i soggetti sono stati sottoposti a ventilazione meccanica con una frequenza respiratoria e volume tidalico impostati per mantenere i valori di anidride carbonica a fine espirazione (EtCO2) compresi tra 35 e 45 mmHg. In caso di incremento improvviso del 20% di FC e PAM veniva somministrato un bolo di fentanyl (1 mcg/kg EV); nel caso in cui due boli non fossero risultati sufficienti si procedeva con infusione continua di fentanyl. In caso di ipotensione (PAM < 60 mmHg) il protocollo prevedeva la somministrazione di colloidi o vasopressori, mentre in caso di bradicardia (FC < 50 bpm) la somministrazione di atropina. Nel post-operatorio tutti i soggetti sono stati monitorati ogni ora per la valutazione del dolore per 20 ore dopo il risveglio mediante scala del dolore (Pain Glasgow Composite Scale). I soggetti con un punteggio = a 5 o 6 venivano trattati con morfina 0,3 mg/kg IM. Risultati - La dose di propofol per l’induzione è stata di 8±4,5 mg/kg in GFT e di 10,5±3,5 mg/kg per GC. La durata media della chirurgia è stata di 77±27 minuti per GFT e di 78±18 minuti per GC. L’intervallo intercorso tra la somministrazione di fentanyl transdermico e l’inizio della chirurgia è stato di 58±22 minuti. Durante la chirurgia un soggetto nel gruppo GFT ha richiesto un bolo di fentanyl e un soggetto ha necessitato di infusione; nel gruppo GC il 100% dei casi ha richiesto uno o due boli di fentanyl e il 72% dei casi ha richiesto una infusione. Non sono state registrate differenze significative per EtIso né tra i gruppi né all’interno dei due gruppi con valori medi di 1,12 ± 0,02% nel GFT e 1,03 ± 0,34% in GC. Non sono state registrate differenze significative nei dei gruppi e tra i due gruppi per i valori registrati per FC, PAM e temperatura nel periodo intraoperatorio. Un soggetto nel gruppo GFT ha ricevuto atropina per bradicardia e colloidi per il trattamento dell’ipotensione, mentre nel gruppo GC sono stati trattati 3 casi con atropina per bradicardia, 4 soggetti hanno ricevuto colloidi e 3 hanno ricevuto dopamina per il trattamento dell’ipotensione. Nel periodo postoperatorio sono state registrate differenze significative tra i due gruppi solo per i valori di frequenza respiratoria (FR) ai tempi T1, T2, T6, T16 e T20, con valori superiori nel gruppo GC. Il 100% dei soggetti del gruppo GC ha ricevuto più di una somministrazione di morfina, mentre nel gruppo GFT un soggetto ha richiesto un’unica somministrazione a T2 e un soggetto ha richiesto 2 somministrazioni a T2 e T6. Il punteggio del dolore ha evidenziato differenze significative tra i due gruppi a T16 e T18 con valori superiori per il gruppo GC. Nel gruppo GC non sono state evidenziate differenze significative tra i tempi valutati, mentre nel gruppo GFT i punteggi registrati da T16 in poi sono risultati significativamente inferiori di quelli registrati da T1 a T8. Nel gruppo GFT è stata registrata una percentuale di nausea e vomito del 14% mentre nel gruppo GC è risultata del 43%. Un soggetto del gruppo GFT ha richiesto somministrazione di un unico bolo di naloxone per eccessiva sedazione. Conclusioni - La maggiore incidenza di ipotensione e bradicardia nel gruppo di controllo è imputabile alla somministrazione di boli o infusione di fentanyl per via endovenosa. Nel gruppo GFT la differenza tra i punteggi del dolore riscontrati dopo 16 ore dal risveglio dell’anestesia rispetto alle prime ore è correlabile all’onset prolungato (2-4 ore) del fentanyl transdermico. La somministrazione di fentanyl transdermico cinque minuti prima della premedicazione con morfina alla dose di 0,3 mg/Kg IM è risultata efficace per la gestione del dolore intra e postoperatorio in corso di ovariectomia laparoscopica nel cane.

VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI PERIOPERATORI DELLA SOMMINISTRAZIONE DI FENTANYL TRANSDERMICO IN CORSO DI OVARIECTOMIA LAPAROSCOPICA NEL CANE: STUDIO PRELIMINARE

BRIGANTI, ANGELA;VANNOZZI, IACOPO;BREGHI, GLORIA
2014-01-01

Abstract

Scopo del lavoro - Recentemente è stata messa in commercio una formulazione di fentanyl transdermico a lunga durata, indicata per il trattamento del dolore postoperatorio, con un onset di 2-4 ore. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare l’efficacia analgesica intra-operatoria e post-operatoria della somministrazione in premedicazione di fentanyl transdermico alla dose di 2,6 mg/kg in soggetti sottoposti ad ovariectomia laparoscopica. Materiali e metodi - Nello studio sono stati arruolati 28 cani di proprietà, di peso compreso tra 3 e 20 Kg, sottoposti a ovariectomia laparoscopica. I soggetti sono stati suddivisi in due gruppi: gruppo trattato con fentanyl transdermico (GFT) e gruppo di controllo (GC). Tutti i pazienti sono stati sottoposti a visita anestesiologica, prelievo ematico ed esame ecocardiografico preoperatorio. Cinque minuti prima della premedicazione ai soggetti del gruppo GFT è stato applicato fentanyl nella zona soprascapolare mediante apposito dosatore. Il clinico addetto alla valutazione del soggetto non era al corrente del trattamento effettuato. I soggetti di entrambi i gruppi sono stati premedicati con morfina (0,3 mg/kg IM), indotti con propofol e mantenuti con isofluorano in ossigeno. Durante l’anestesia sono stati monitorati frequenza cardiaca (FC), pressione arteriosa media (PAM) con metodo invasivo, percentuale di isofluorano espirato (EtIso) e temperatura. Tutti i soggetti sono stati sottoposti a ventilazione meccanica con una frequenza respiratoria e volume tidalico impostati per mantenere i valori di anidride carbonica a fine espirazione (EtCO2) compresi tra 35 e 45 mmHg. In caso di incremento improvviso del 20% di FC e PAM veniva somministrato un bolo di fentanyl (1 mcg/kg EV); nel caso in cui due boli non fossero risultati sufficienti si procedeva con infusione continua di fentanyl. In caso di ipotensione (PAM < 60 mmHg) il protocollo prevedeva la somministrazione di colloidi o vasopressori, mentre in caso di bradicardia (FC < 50 bpm) la somministrazione di atropina. Nel post-operatorio tutti i soggetti sono stati monitorati ogni ora per la valutazione del dolore per 20 ore dopo il risveglio mediante scala del dolore (Pain Glasgow Composite Scale). I soggetti con un punteggio = a 5 o 6 venivano trattati con morfina 0,3 mg/kg IM. Risultati - La dose di propofol per l’induzione è stata di 8±4,5 mg/kg in GFT e di 10,5±3,5 mg/kg per GC. La durata media della chirurgia è stata di 77±27 minuti per GFT e di 78±18 minuti per GC. L’intervallo intercorso tra la somministrazione di fentanyl transdermico e l’inizio della chirurgia è stato di 58±22 minuti. Durante la chirurgia un soggetto nel gruppo GFT ha richiesto un bolo di fentanyl e un soggetto ha necessitato di infusione; nel gruppo GC il 100% dei casi ha richiesto uno o due boli di fentanyl e il 72% dei casi ha richiesto una infusione. Non sono state registrate differenze significative per EtIso né tra i gruppi né all’interno dei due gruppi con valori medi di 1,12 ± 0,02% nel GFT e 1,03 ± 0,34% in GC. Non sono state registrate differenze significative nei dei gruppi e tra i due gruppi per i valori registrati per FC, PAM e temperatura nel periodo intraoperatorio. Un soggetto nel gruppo GFT ha ricevuto atropina per bradicardia e colloidi per il trattamento dell’ipotensione, mentre nel gruppo GC sono stati trattati 3 casi con atropina per bradicardia, 4 soggetti hanno ricevuto colloidi e 3 hanno ricevuto dopamina per il trattamento dell’ipotensione. Nel periodo postoperatorio sono state registrate differenze significative tra i due gruppi solo per i valori di frequenza respiratoria (FR) ai tempi T1, T2, T6, T16 e T20, con valori superiori nel gruppo GC. Il 100% dei soggetti del gruppo GC ha ricevuto più di una somministrazione di morfina, mentre nel gruppo GFT un soggetto ha richiesto un’unica somministrazione a T2 e un soggetto ha richiesto 2 somministrazioni a T2 e T6. Il punteggio del dolore ha evidenziato differenze significative tra i due gruppi a T16 e T18 con valori superiori per il gruppo GC. Nel gruppo GC non sono state evidenziate differenze significative tra i tempi valutati, mentre nel gruppo GFT i punteggi registrati da T16 in poi sono risultati significativamente inferiori di quelli registrati da T1 a T8. Nel gruppo GFT è stata registrata una percentuale di nausea e vomito del 14% mentre nel gruppo GC è risultata del 43%. Un soggetto del gruppo GFT ha richiesto somministrazione di un unico bolo di naloxone per eccessiva sedazione. Conclusioni - La maggiore incidenza di ipotensione e bradicardia nel gruppo di controllo è imputabile alla somministrazione di boli o infusione di fentanyl per via endovenosa. Nel gruppo GFT la differenza tra i punteggi del dolore riscontrati dopo 16 ore dal risveglio dell’anestesia rispetto alle prime ore è correlabile all’onset prolungato (2-4 ore) del fentanyl transdermico. La somministrazione di fentanyl transdermico cinque minuti prima della premedicazione con morfina alla dose di 0,3 mg/Kg IM è risultata efficace per la gestione del dolore intra e postoperatorio in corso di ovariectomia laparoscopica nel cane.
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