Il saggio analizza l'inventario della collezione di dipinti, disegni, sculture, volumi a stampa, strumenti matematici raccolta da Paolo Lipparelli, matematico, cartografo ed ingegnere della Repubblica di Lucca durante il Seicento, valorizzando il rapporto che essa intrattiene con la cultura scientifica, figurativa e letteraria elaborata, in ambito europeo, nello stesso periodo. Puntando su di essa diviene così possibile contestualizzare in miglior modo la produzione degli artisti lucchesi più significativi di quegli anni, Paolini, Testa e Ricchi in particolare.

«Acciò si veda in ogni tempo la quantità, e qualità di tali cose». La collezione di Paolo Lipparelli e la cultura figurativa del Seicento a Lucca

AMBROSINI, ALBERTO
2014-01-01

Abstract

Il saggio analizza l'inventario della collezione di dipinti, disegni, sculture, volumi a stampa, strumenti matematici raccolta da Paolo Lipparelli, matematico, cartografo ed ingegnere della Repubblica di Lucca durante il Seicento, valorizzando il rapporto che essa intrattiene con la cultura scientifica, figurativa e letteraria elaborata, in ambito europeo, nello stesso periodo. Puntando su di essa diviene così possibile contestualizzare in miglior modo la produzione degli artisti lucchesi più significativi di quegli anni, Paolini, Testa e Ricchi in particolare.
2014
Ambrosini, Alberto
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/538917
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