Da ormai diversi anni la letteratura sociologica si confronta con le idee di Information Society e di Knowledge Society, espressioni che circolano speditamente nei dibattiti fra politici, intellettuali ed esperti di vario genere attenti alle direzioni di sviluppo delle società contempo-ranee (Drucker 1969, Bell 1973, Beniger 1986, Castells 1996, Duff 2000, Mattelart 2001, Webster 2002, Bentivegna 2009, Sartori 2012). Al termine del vertice europeo di Lisbona, nel marzo del 2000, di-venne assolutamente chiara la volontà di puntare con fermezza sulla crescita economica, per avvicinare l’economia europea – accusata in più ambiti di rigidità e di scarsa competitività – alla più forte e dinamica economia statunitense. L’obiettivo fondamentale, il cuore della strategia, venne espresso in modo chiaro nelle conclusioni della Presidenza del Consiglio dell’Unione europea: «diventare l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale». Un ambizioso programma che invitava, entro il 2010, gli Stati membri a raggiungere un tasso di occupazione del 70% e un tasso medio di crescita economica pari al 3% mediante interventi volti a: (1) migliorare le politiche in materia di società dell’informazione e di Ricerca e Sviluppo; (2) accelerare il pro-cesso di riforma strutturale ai fini della competitività e dell’innovazione; (3) modernizzare il modello sociale, combattendo l’esclusione e investendo sul capitale umano; (4) sostenere il contesto economico sano e le prospettive di crescita favorevoli, attraverso l’applicazione di un’adeguata combinazione di politiche macroeconomiche. Il monitoraggio in itinere dello stato di avanzamento della Strategia di Lisbona ha messo in evidenza, nonostante i successi registrati in alcuni settori rilevanti, palesi difficoltà di crescita, di occupazione e di innovazione, in particolare nelle più grandi economie della zona euro, e la crisi economico-finanziaria in atto ha ulteriormente aggravato la situazione complessiva. Da qui il rilancio della Strategia “Europa 2020” che, in continuità con quanto proposto a Lisbona e come via d’uscita dalla crisi, conferma come ineludibile il percorso verso la società della conoscenza. In questo contributo si presentano alcune riflessioni teorico-critiche sul processo di costruzione di una società dell'informazione e della conoscenza, a partire dalla considerazione di aspetti tipici della complessità dei sistemi sociali nell’attuale fase storica. Lo scopo è quello di focalizzare l’attenzione sul destino delle società contemporanee, attraversate da una serie di processi non facilmente decifrabili e, in particolare, non sufficientemente chiari circa gli esiti cui tendono.

Le società contemporanee come società dell'informazione e della conoscenza: possibili letture

PASTORE, GERARDO
2013-01-01

Abstract

Da ormai diversi anni la letteratura sociologica si confronta con le idee di Information Society e di Knowledge Society, espressioni che circolano speditamente nei dibattiti fra politici, intellettuali ed esperti di vario genere attenti alle direzioni di sviluppo delle società contempo-ranee (Drucker 1969, Bell 1973, Beniger 1986, Castells 1996, Duff 2000, Mattelart 2001, Webster 2002, Bentivegna 2009, Sartori 2012). Al termine del vertice europeo di Lisbona, nel marzo del 2000, di-venne assolutamente chiara la volontà di puntare con fermezza sulla crescita economica, per avvicinare l’economia europea – accusata in più ambiti di rigidità e di scarsa competitività – alla più forte e dinamica economia statunitense. L’obiettivo fondamentale, il cuore della strategia, venne espresso in modo chiaro nelle conclusioni della Presidenza del Consiglio dell’Unione europea: «diventare l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale». Un ambizioso programma che invitava, entro il 2010, gli Stati membri a raggiungere un tasso di occupazione del 70% e un tasso medio di crescita economica pari al 3% mediante interventi volti a: (1) migliorare le politiche in materia di società dell’informazione e di Ricerca e Sviluppo; (2) accelerare il pro-cesso di riforma strutturale ai fini della competitività e dell’innovazione; (3) modernizzare il modello sociale, combattendo l’esclusione e investendo sul capitale umano; (4) sostenere il contesto economico sano e le prospettive di crescita favorevoli, attraverso l’applicazione di un’adeguata combinazione di politiche macroeconomiche. Il monitoraggio in itinere dello stato di avanzamento della Strategia di Lisbona ha messo in evidenza, nonostante i successi registrati in alcuni settori rilevanti, palesi difficoltà di crescita, di occupazione e di innovazione, in particolare nelle più grandi economie della zona euro, e la crisi economico-finanziaria in atto ha ulteriormente aggravato la situazione complessiva. Da qui il rilancio della Strategia “Europa 2020” che, in continuità con quanto proposto a Lisbona e come via d’uscita dalla crisi, conferma come ineludibile il percorso verso la società della conoscenza. In questo contributo si presentano alcune riflessioni teorico-critiche sul processo di costruzione di una società dell'informazione e della conoscenza, a partire dalla considerazione di aspetti tipici della complessità dei sistemi sociali nell’attuale fase storica. Lo scopo è quello di focalizzare l’attenzione sul destino delle società contemporanee, attraversate da una serie di processi non facilmente decifrabili e, in particolare, non sufficientemente chiari circa gli esiti cui tendono.
2013
Pastore, Gerardo
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/669676
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact