L’analisi della sostenibilità dei sistemi colturali deve necessariamente prevedere la verifica nel tempo dell’effettiva rispondenza dei modelli agricoli sulla base, non solo del risultato produttivo, ma anche al soddisfacimento di requisiti di redditività e compatibilità ambientale. Il presente lavoro riporta, dunque, i risultati dei bilanci economico, energetico e dei nutrienti ottenuti, in un decennio, da tre sistemi colturali a diverso livello di intensificazione per il mais in omosuccessione in un ambiente pianeggiante del Centro Italia (Valle dell’Arno). La ricerca pone a confronto un sistema convenzionale (SC) mutuato dalla tradizionale gestione del cereale in coltura irrigua nel comprensorio, e due sistemi che perseguono la riduzione degli input attraverso una contrazione delle dosi unitarie (sistema ridotto (SR)) o della superficie trattata (sistema in banda (SB)). I risultati indicano che, dal punto di vista economico, la riduzione delle rese, e quindi dei ricavi, determinata dal minor ricorso ai fattori produttivi, risulta ampiamente compensata dal risparmio sui costi di produzione e dalla possibilità di accedere all’integrazione prevista dal Regolamento 2078/92 dell’ UE, rendendo di fatto i sistemi low-input più convenienti del sistema tradizionale. Anche in termini di efficienza energetica i due sistemi “alternativi” hanno mostrato prestazioni superiori a quelle offerte dal SC, anche se in misura meno rilevante. La positività dei bilanci dell’azoto sembra indicare che per i tre sistemi non si incorra nel pericolo di intaccare le naturali riserve di nutrienti, mentre i bilanci del fosforo relativi ai sistemi meno intensivi risultano meno rassicuranti riguardo a questo aspetto.
Bilanci economici, energetici e nutrizionali in sistemi maidicoli del centro Italia: l’esperienza di un decennio
PAMPANA, SILVIA;SILVESTRI, NICOLA;
2002-01-01
Abstract
L’analisi della sostenibilità dei sistemi colturali deve necessariamente prevedere la verifica nel tempo dell’effettiva rispondenza dei modelli agricoli sulla base, non solo del risultato produttivo, ma anche al soddisfacimento di requisiti di redditività e compatibilità ambientale. Il presente lavoro riporta, dunque, i risultati dei bilanci economico, energetico e dei nutrienti ottenuti, in un decennio, da tre sistemi colturali a diverso livello di intensificazione per il mais in omosuccessione in un ambiente pianeggiante del Centro Italia (Valle dell’Arno). La ricerca pone a confronto un sistema convenzionale (SC) mutuato dalla tradizionale gestione del cereale in coltura irrigua nel comprensorio, e due sistemi che perseguono la riduzione degli input attraverso una contrazione delle dosi unitarie (sistema ridotto (SR)) o della superficie trattata (sistema in banda (SB)). I risultati indicano che, dal punto di vista economico, la riduzione delle rese, e quindi dei ricavi, determinata dal minor ricorso ai fattori produttivi, risulta ampiamente compensata dal risparmio sui costi di produzione e dalla possibilità di accedere all’integrazione prevista dal Regolamento 2078/92 dell’ UE, rendendo di fatto i sistemi low-input più convenienti del sistema tradizionale. Anche in termini di efficienza energetica i due sistemi “alternativi” hanno mostrato prestazioni superiori a quelle offerte dal SC, anche se in misura meno rilevante. La positività dei bilanci dell’azoto sembra indicare che per i tre sistemi non si incorra nel pericolo di intaccare le naturali riserve di nutrienti, mentre i bilanci del fosforo relativi ai sistemi meno intensivi risultano meno rassicuranti riguardo a questo aspetto.File | Dimensione | Formato | |
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