Definire lo scenario, di fatto, in termini di avanzato e di arretrato con Israele che è passata attraverso la liberazione e vive nell'high tech e nella globalizzazione e una Palestina che non si è ancora liberata e non ha uno stato, fa correre il rischio di riprodurre uno schema analogo a quello del sionismo politico, di cui sono state viste così bene le contraddizioni e di fare riaffiorare quel tempo storico, costruito sui concetti di progresso, sviluppo, avanzato, arretrato, ecc. contro cui la teologia utopica e anarchica dovrebbe schierarsi. Data la situazione storica e politica, si può considerare superflua la costituzione di uno stato palestinese? Penso di no. Israele, con la costituzione di uno stato, pagò il prezzo di un'assimilazione agli altri stati, ma non ha ancora tolto quell'estraneità che oggi, nella chiave utopica, potrebbe paradossalmente rivelarsi un'importante alternativa teorica. Eppure, viene riconosciuto il fatto che senza la costituzione dello stato di Israele, il popolo ebreo sarebbe scomparso. Ma appunto la Palestina non ha uno stato che può impedire la dispersione e l'annientamento del suo popolo e della sua storia. E senza popolo e storia sarà impossibile vedere se anche nel loro modo di essere estranei vi siano elementi di un'utopia e di un'anarchia.

Una terra tra l’utopia e la stori: Israele di Donatella di Cesare

IACONO, ALFONSO
2015-01-01

Abstract

Definire lo scenario, di fatto, in termini di avanzato e di arretrato con Israele che è passata attraverso la liberazione e vive nell'high tech e nella globalizzazione e una Palestina che non si è ancora liberata e non ha uno stato, fa correre il rischio di riprodurre uno schema analogo a quello del sionismo politico, di cui sono state viste così bene le contraddizioni e di fare riaffiorare quel tempo storico, costruito sui concetti di progresso, sviluppo, avanzato, arretrato, ecc. contro cui la teologia utopica e anarchica dovrebbe schierarsi. Data la situazione storica e politica, si può considerare superflua la costituzione di uno stato palestinese? Penso di no. Israele, con la costituzione di uno stato, pagò il prezzo di un'assimilazione agli altri stati, ma non ha ancora tolto quell'estraneità che oggi, nella chiave utopica, potrebbe paradossalmente rivelarsi un'importante alternativa teorica. Eppure, viene riconosciuto il fatto che senza la costituzione dello stato di Israele, il popolo ebreo sarebbe scomparso. Ma appunto la Palestina non ha uno stato che può impedire la dispersione e l'annientamento del suo popolo e della sua storia. E senza popolo e storia sarà impossibile vedere se anche nel loro modo di essere estranei vi siano elementi di un'utopia e di un'anarchia.
2015
Iacono, Alfonso
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