Il volume presenta la seconda parte dei risultati di una ricerca sugli economisti e la scienza economica nel Parlamento italiano durante l'età liberale, cui hanno partecipato oltre cinquanta studiosi di varie università. In esso viene ricostruito il profilo accademico, scientifico e politico di una trentina di economisti parlamentari, tra i quali Boccardo, Boselli, De Viti de Marco, Ferrara, Lampertico, Luzzatti, Magliani, Messedaglia, Minghetti, Nitti, Pantaleoni, Scialoja. I singoli saggi ne approfondiscono la posizione scientifica, le tappe più significative del percorso professionale e politico, nonché quelle vicende della loro attività parlamentare e quei dibattiti in cui il ruolo del sapere economico emerge con maggiore evidenza. Viene così offerto un panorama della scienza economica italiana centrato sul rapporto tra teoria e politica. In particolare, sono oggetto d'indagine le caratteristiche socio-professionali degli economisti parlamentari e il contributo dell'esperienza politica all'istituzionalizzazione e professionalizzazione della scienza economica. Si mostra, inoltre, come gli economisti intesero la loro partecipazione alle attività del Parlamento e il ruolo che esercitarono non solo in esso, ma anche nei ministeri, nei consigli superiori, nelle commissioni, negli organismi internazionali. Ne risulta, tra l'altro, un'ampia analisi delle iniziative legislative che essi suggerirono per promuovere lo sviluppo economico del Paese e avviare a soluzione le grandi "questioni" sociali che lo attraversavano. Nel complesso, gli economisti parlamentari dell'età liberale seppero tradurre i principi della loro scienza in proposte concrete dirette a favorire la costruzione dello Stato e della nazione. Questo volume si completa con quello dedicato a La scienza economica in Parlamento 1861-1922 (FrancoAngeli, 2002), che analizza i principali dibattiti parlamentari di quel periodo sulle questioni di politica economica e sociale. Entrambi i volumi propongono una chiave di lettura unitaria del pensiero economico italiano dell'età liberale. Essi si collocano in una linea di stretta continuità metodologica, tematica e progettuale con precedenti ricerche di "storia istituzionale" dell'economia politica italiana curate dallo stesso gruppo di ricerca: Le cattedre di economia politica in Italia (1988), Le riviste di economia in Italia (1996), Associazionismo economico e diffusione dell'economia politica nell'Italia dell'Ottocento (2000).

Gli economisti in Parlamento 1861-1922. Una storia dell’economia politica dell’Italia liberale

AUGELLO, MASSIMO;GUIDI, MARCO ENRICO LUIGI
2003-01-01

Abstract

Il volume presenta la seconda parte dei risultati di una ricerca sugli economisti e la scienza economica nel Parlamento italiano durante l'età liberale, cui hanno partecipato oltre cinquanta studiosi di varie università. In esso viene ricostruito il profilo accademico, scientifico e politico di una trentina di economisti parlamentari, tra i quali Boccardo, Boselli, De Viti de Marco, Ferrara, Lampertico, Luzzatti, Magliani, Messedaglia, Minghetti, Nitti, Pantaleoni, Scialoja. I singoli saggi ne approfondiscono la posizione scientifica, le tappe più significative del percorso professionale e politico, nonché quelle vicende della loro attività parlamentare e quei dibattiti in cui il ruolo del sapere economico emerge con maggiore evidenza. Viene così offerto un panorama della scienza economica italiana centrato sul rapporto tra teoria e politica. In particolare, sono oggetto d'indagine le caratteristiche socio-professionali degli economisti parlamentari e il contributo dell'esperienza politica all'istituzionalizzazione e professionalizzazione della scienza economica. Si mostra, inoltre, come gli economisti intesero la loro partecipazione alle attività del Parlamento e il ruolo che esercitarono non solo in esso, ma anche nei ministeri, nei consigli superiori, nelle commissioni, negli organismi internazionali. Ne risulta, tra l'altro, un'ampia analisi delle iniziative legislative che essi suggerirono per promuovere lo sviluppo economico del Paese e avviare a soluzione le grandi "questioni" sociali che lo attraversavano. Nel complesso, gli economisti parlamentari dell'età liberale seppero tradurre i principi della loro scienza in proposte concrete dirette a favorire la costruzione dello Stato e della nazione. Questo volume si completa con quello dedicato a La scienza economica in Parlamento 1861-1922 (FrancoAngeli, 2002), che analizza i principali dibattiti parlamentari di quel periodo sulle questioni di politica economica e sociale. Entrambi i volumi propongono una chiave di lettura unitaria del pensiero economico italiano dell'età liberale. Essi si collocano in una linea di stretta continuità metodologica, tematica e progettuale con precedenti ricerche di "storia istituzionale" dell'economia politica italiana curate dallo stesso gruppo di ricerca: Le cattedre di economia politica in Italia (1988), Le riviste di economia in Italia (1996), Associazionismo economico e diffusione dell'economia politica nell'Italia dell'Ottocento (2000).
2003
9788846445025
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