Sommario L’ipertiroidismo è una sindrome caratterizzata da un eccesso di sintesi e secrezione di ormoni tiroidei (OT). La forma conclamata è caratterizzata da aumento degli OT liberi circolanti con TSH soppresso; l’ipertiroidismo subclinico è invece definito dalla presenza di livelli di TSH inferiori ai limiti della norma e OT liberi entro il “range” di riferimento. Le cause più frequenti di ipertiroidismo nell’anziano sono il gozzo multinodulare (60%), specialmente nelle aree a carenza iodica, e l’adenoma (30%), più raro l’ipertiroidismo autoimmune. Nel paziente anziano è molto importante eseguire una corretta anamnesi e un attento esame obiettivo, poiché i segni e i sintomi di ipertiroidismo possono essere sfumati (ipertiroidismo apatetico). La tireotossicosi iodio-indotta è più frequente nell’anziano rispetto al giovane, spesso determinata dall’utilizzo di farmaci (amiodarone) o dall’esecuzione di esami radiologici con mezzo di contrasto iodato. I soggetti anziani sono più vulnerabili agli effetti dell’ipertiroidismo (subclinico e conclamato), soprattutto per ciò che attiene l’apparato cardiovascolare, il metabolismo osseo, il metabolismo intermedio e il sistema nervoso centrale. È generalmente opportuno trattare anche l’ipertiroidismo subclinico al fine di prevenire le complicanze cardiovascolari e metaboliche, soprattutto nel “grande anziano” (>80 anni) e nei pazienti con preesistente patologia cardiovascolare e/o metabolica. La strategia terapeutica da intraprendere deve essere sempre modulata sul singolo paziente considerando i potenziali rischi del trattamento oltre allo stato generale in termini di prognosi globale, complessità clinica e fragilità

Iperfunzione tiroidea nell’anziano

PASQUALETTI, GIUSEPPE;NICCOLAI, FILIPPO;MONZANI, FABIO
2016-01-01

Abstract

Sommario L’ipertiroidismo è una sindrome caratterizzata da un eccesso di sintesi e secrezione di ormoni tiroidei (OT). La forma conclamata è caratterizzata da aumento degli OT liberi circolanti con TSH soppresso; l’ipertiroidismo subclinico è invece definito dalla presenza di livelli di TSH inferiori ai limiti della norma e OT liberi entro il “range” di riferimento. Le cause più frequenti di ipertiroidismo nell’anziano sono il gozzo multinodulare (60%), specialmente nelle aree a carenza iodica, e l’adenoma (30%), più raro l’ipertiroidismo autoimmune. Nel paziente anziano è molto importante eseguire una corretta anamnesi e un attento esame obiettivo, poiché i segni e i sintomi di ipertiroidismo possono essere sfumati (ipertiroidismo apatetico). La tireotossicosi iodio-indotta è più frequente nell’anziano rispetto al giovane, spesso determinata dall’utilizzo di farmaci (amiodarone) o dall’esecuzione di esami radiologici con mezzo di contrasto iodato. I soggetti anziani sono più vulnerabili agli effetti dell’ipertiroidismo (subclinico e conclamato), soprattutto per ciò che attiene l’apparato cardiovascolare, il metabolismo osseo, il metabolismo intermedio e il sistema nervoso centrale. È generalmente opportuno trattare anche l’ipertiroidismo subclinico al fine di prevenire le complicanze cardiovascolari e metaboliche, soprattutto nel “grande anziano” (>80 anni) e nei pazienti con preesistente patologia cardiovascolare e/o metabolica. La strategia terapeutica da intraprendere deve essere sempre modulata sul singolo paziente considerando i potenziali rischi del trattamento oltre allo stato generale in termini di prognosi globale, complessità clinica e fragilità
2016
Pasqualetti, Giuseppe; Ilacqua, Alessandro; Niccolai, Filippo; Belfiore, Antonino; Monzani, Fabio
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