Una conoscenza, spazialmente definita, dei terreni rappresenta un’informazione basilare affinché l’agricoltore possa adattare le proprie scelte alle effettive condizioni di fertilità agronomica e/o di vulnerabilità ambientale che caratterizzano l’azienda. La gestione di tutti i principali segmenti della tecnica colturale (fertilizzazioni, irrigazioni, lavorazioni del terreno, scelta delle colture, ecc.) può risultare infatti profondamente influenzata dalla natura dei suoli. Non è semplice però derivare indicazioni utili a livello agronomico da campagne di caratterizzazione pedologica riguardanti aree vaste come province o regioni, mentre d’altra parte difficilmente l’agricoltore risulta disposto a sopportare i costi derivanti da un’indagine dei terreni svolta ad hoc per la propria azienda. Nel caso della tenuta di San Rossore si deve rilevare la fortunata circostanza che i terreni agricoli di pertinenza dell’azienda sono stati oggetto di una accurata campagna di monitoraggio realizzata nell’anno 2000 nell’ambito di un progetto quinquennale di assistenza tecnica agli agricoltori che, fra le diverse azioni, prevedeva appunto la caratterizzazione dei suoli compresi all’interno dell’intera area protetta. La totalità dei risultati riportati e discussi nel presente contributo sono frutto dell’indagine svolta in tale occasione che ha condotto anche alla produzione di una cartografia a scala 1:10000 in cui sono stati rappresentati i tematismi relativi al contenuto in sostanza organica, alla granulometria ed ai valori di pH assunti dal terreno nelle diverse aree dell’intera tenuta storica e che può costituire un utile supporto per riferire al territorio, almeno una parte delle considerazioni prodotte nel presente documento.

Fertilità fisico-chimica e biologica dei terreni agrari

SILVESTRI, NICOLA;
2004-01-01

Abstract

Una conoscenza, spazialmente definita, dei terreni rappresenta un’informazione basilare affinché l’agricoltore possa adattare le proprie scelte alle effettive condizioni di fertilità agronomica e/o di vulnerabilità ambientale che caratterizzano l’azienda. La gestione di tutti i principali segmenti della tecnica colturale (fertilizzazioni, irrigazioni, lavorazioni del terreno, scelta delle colture, ecc.) può risultare infatti profondamente influenzata dalla natura dei suoli. Non è semplice però derivare indicazioni utili a livello agronomico da campagne di caratterizzazione pedologica riguardanti aree vaste come province o regioni, mentre d’altra parte difficilmente l’agricoltore risulta disposto a sopportare i costi derivanti da un’indagine dei terreni svolta ad hoc per la propria azienda. Nel caso della tenuta di San Rossore si deve rilevare la fortunata circostanza che i terreni agricoli di pertinenza dell’azienda sono stati oggetto di una accurata campagna di monitoraggio realizzata nell’anno 2000 nell’ambito di un progetto quinquennale di assistenza tecnica agli agricoltori che, fra le diverse azioni, prevedeva appunto la caratterizzazione dei suoli compresi all’interno dell’intera area protetta. La totalità dei risultati riportati e discussi nel presente contributo sono frutto dell’indagine svolta in tale occasione che ha condotto anche alla produzione di una cartografia a scala 1:10000 in cui sono stati rappresentati i tematismi relativi al contenuto in sostanza organica, alla granulometria ed ai valori di pH assunti dal terreno nelle diverse aree dell’intera tenuta storica e che può costituire un utile supporto per riferire al territorio, almeno una parte delle considerazioni prodotte nel presente documento.
2004
Silvestri, Nicola; Canali, S.
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