L’analisi si propone di individuare, all’interno dell’itinerario della Convenzione europea, i principali snodi del processo di elaborazione del progetto di trattato costituzionale riguardo il modello di organizzazione istituzionale dell’Unione. La soluzione adottata, infatti, a partire dalle principali indicazioni presenti nel testo finale riguardo la “forma di governo” dell’Unione e attraverso l’esame dei più significativi contributi progettuali presentati nel corso del dibattito, può essere valutata come un possibile indicatore del grado di elaborazione e di convergenza raggiunto dalla Convenzione su un argomento così rilevante, a seconda di considerarla l’espressione di un condiviso processo costituente capace di perseguire ambiziosamente la sintesi di interessi comuni oppure un mero tentativo di giustapporre in modo evasivo strategie istituzionali tra loro eterogenee. In effetti, se uno dei compiti primari affidati alla Convenzione è stato quello di assicurare il complessivo riassetto delle istituzioni politiche dell’Unione al fine di renderle «più leggibili», di definirne con chiarezza ruolo ed attribuzioni all’interno del sistema e di indicarne i canali di responsabilità verso la propria base democratica, allora le scelte operate in sede convenzionale non appaiono sufficientemente adeguate al raggiungimento di tali obiettivi strategici.

La nuova organizzazione istituzionale dell’Unione europea e l’itinerario della Convenzione

CASELLA, RINO
2004-01-01

Abstract

L’analisi si propone di individuare, all’interno dell’itinerario della Convenzione europea, i principali snodi del processo di elaborazione del progetto di trattato costituzionale riguardo il modello di organizzazione istituzionale dell’Unione. La soluzione adottata, infatti, a partire dalle principali indicazioni presenti nel testo finale riguardo la “forma di governo” dell’Unione e attraverso l’esame dei più significativi contributi progettuali presentati nel corso del dibattito, può essere valutata come un possibile indicatore del grado di elaborazione e di convergenza raggiunto dalla Convenzione su un argomento così rilevante, a seconda di considerarla l’espressione di un condiviso processo costituente capace di perseguire ambiziosamente la sintesi di interessi comuni oppure un mero tentativo di giustapporre in modo evasivo strategie istituzionali tra loro eterogenee. In effetti, se uno dei compiti primari affidati alla Convenzione è stato quello di assicurare il complessivo riassetto delle istituzioni politiche dell’Unione al fine di renderle «più leggibili», di definirne con chiarezza ruolo ed attribuzioni all’interno del sistema e di indicarne i canali di responsabilità verso la propria base democratica, allora le scelte operate in sede convenzionale non appaiono sufficientemente adeguate al raggiungimento di tali obiettivi strategici.
2004
Casella, Rino
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