Il contributo prende le mosse dall’analisi di una recente sentenza della Corte di cassazione (Cass., 5 aprile 2016, n. 6575) e ricostruisce la fattispecie del licenziamento discriminatorio (per discriminazione diretta di genere). L’autore esclude la riconducibilità della fattispecie al motivo illecito determinante e traccia i profili di differenziazione tra licenziamento discriminatorio e licenziamento cd. ritorsivo. Nella parte finale, poi, si forniscono delle coordinate per ricostruire il rapporto tra prova della discriminazione e prova della giustificazione del licenziamento.

Licenziamento discriminatorio: istruzioni per l'uso

GALARDI, RAFFAELE
2016-01-01

Abstract

Il contributo prende le mosse dall’analisi di una recente sentenza della Corte di cassazione (Cass., 5 aprile 2016, n. 6575) e ricostruisce la fattispecie del licenziamento discriminatorio (per discriminazione diretta di genere). L’autore esclude la riconducibilità della fattispecie al motivo illecito determinante e traccia i profili di differenziazione tra licenziamento discriminatorio e licenziamento cd. ritorsivo. Nella parte finale, poi, si forniscono delle coordinate per ricostruire il rapporto tra prova della discriminazione e prova della giustificazione del licenziamento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/850722
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