La vicenda di Mafia Capitale rappresenta un interessante caso di studio. Secondo l’ipotesi degli inquirenti, tale organizzazione di tipo mafioso è emersa endogenamente come soggetto «facilitatore» e produttore di servizi di protezione di relazioni illecite entro un ampio mercato illegale preesistente, centrato sul controllo di scambi corrotti negli appalti pubblici, coinvolgendo progressivamente politici, funzionari, imprenditori, professionisti, giornalisti, forze dell’ordine. In questo contributo la vicenda di Mafia Capitale viene scomposta guardando all’azione di quella che si configura come struttura di governo di un sistema stabilmente organizzato di relazioni informali e illegali, in quanto tale analiticamente qualificabile come mafioso (paragrafo 2), di utilizzatrice di varie risorse come input nell’offerta di garanzie di adempimenti di patti illeciti (paragrafo 3), di «motore» e cabina di regia di un vasto tessuto di scambi occulti di natura corruttiva, che ha investito anche il mercato politico, fornendo un quadro di sintesi della funzione di regolazione, supervisione ed enforcement giocata da Mafia Capitale nelle relazioni tra i molteplici attori operanti entro l’area grigia (paragrafo 4). Saranno infine presentate alcune considerazioni conclusive (paragrafo 5).

Tra area grigia e mondo di mezzo. Anatomia di “mafia capitale”

VANNUCCI, ALBERTO
2016-01-01

Abstract

La vicenda di Mafia Capitale rappresenta un interessante caso di studio. Secondo l’ipotesi degli inquirenti, tale organizzazione di tipo mafioso è emersa endogenamente come soggetto «facilitatore» e produttore di servizi di protezione di relazioni illecite entro un ampio mercato illegale preesistente, centrato sul controllo di scambi corrotti negli appalti pubblici, coinvolgendo progressivamente politici, funzionari, imprenditori, professionisti, giornalisti, forze dell’ordine. In questo contributo la vicenda di Mafia Capitale viene scomposta guardando all’azione di quella che si configura come struttura di governo di un sistema stabilmente organizzato di relazioni informali e illegali, in quanto tale analiticamente qualificabile come mafioso (paragrafo 2), di utilizzatrice di varie risorse come input nell’offerta di garanzie di adempimenti di patti illeciti (paragrafo 3), di «motore» e cabina di regia di un vasto tessuto di scambi occulti di natura corruttiva, che ha investito anche il mercato politico, fornendo un quadro di sintesi della funzione di regolazione, supervisione ed enforcement giocata da Mafia Capitale nelle relazioni tra i molteplici attori operanti entro l’area grigia (paragrafo 4). Saranno infine presentate alcune considerazioni conclusive (paragrafo 5).
2016
Vannucci, Alberto
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/850947
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