In questo contributo è stata studiata la Carta della giudichessa sarda Eleonora d’Arborea, pervenutaci in una collazione quattrocentesca di altri due raccolte di leggi, entrambe emanate dal padre, cioè la Carta de Logu di Mariano IV (1367 e il 1374-76), e il Codice rurale (redatto dopo il 1347). In quei decenni era in atto una profonda e radicale trasformazione delle strutture economiche della Sardegna, dovuta a fattori concomitanti quali lo spopolamento dei villaggi e la crescita demografica delle città, le devastazioni della guerra, le espulsioni che seguivano alle varie ribellioni, l’abolizione del servaggio sia nei territori feudali conquistati sia in quelli giudicali. Inoltre, esenzioni dalle tasse doganali, concessioni e privilegi non erano stati sufficienti a ripopolare la Sardegna con i Catalano-aragonesi. L’analisi dei capitoli del Codice rurale di Mariano e della Carta de Logu di Eleonora ci mostrano che nell’Arborea dominava la pastorizia e l’allevamento del bestiame, insieme all’agricoltura e alla pesca. Queste importanti attività per l’economia locale non rispondevano solo alla domanda interna. Quanto veniva prodotto era infatti richiesto dai mercati sardi e in particolare dal centro portuale di Castell de Cáller (Cagliari). Solo la guerra sconvolse l’economia dell’Arborea alla fine del Trecento, proprio quando Eleonora redigeva il codice con lo scopo di accrescere e migliorare le attività produttive agricole, artigianali e commerciali del Giudicato.

Produzione agricola, artigianato e commercio nella <> di Eleonora

GALOPPINI, LAURA
2004-01-01

Abstract

In questo contributo è stata studiata la Carta della giudichessa sarda Eleonora d’Arborea, pervenutaci in una collazione quattrocentesca di altri due raccolte di leggi, entrambe emanate dal padre, cioè la Carta de Logu di Mariano IV (1367 e il 1374-76), e il Codice rurale (redatto dopo il 1347). In quei decenni era in atto una profonda e radicale trasformazione delle strutture economiche della Sardegna, dovuta a fattori concomitanti quali lo spopolamento dei villaggi e la crescita demografica delle città, le devastazioni della guerra, le espulsioni che seguivano alle varie ribellioni, l’abolizione del servaggio sia nei territori feudali conquistati sia in quelli giudicali. Inoltre, esenzioni dalle tasse doganali, concessioni e privilegi non erano stati sufficienti a ripopolare la Sardegna con i Catalano-aragonesi. L’analisi dei capitoli del Codice rurale di Mariano e della Carta de Logu di Eleonora ci mostrano che nell’Arborea dominava la pastorizia e l’allevamento del bestiame, insieme all’agricoltura e alla pesca. Queste importanti attività per l’economia locale non rispondevano solo alla domanda interna. Quanto veniva prodotto era infatti richiesto dai mercati sardi e in particolare dal centro portuale di Castell de Cáller (Cagliari). Solo la guerra sconvolse l’economia dell’Arborea alla fine del Trecento, proprio quando Eleonora redigeva il codice con lo scopo di accrescere e migliorare le attività produttive agricole, artigianali e commerciali del Giudicato.
2004
Galoppini, Laura
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