"The importance of being smart: A Star Called Henry di Roddy Doyle"

Il rimando all’originale wildiano contenuto nel titolo evidenzia la tesi secondo la quale anche il romanzo di Doyle smaschera il paradosso per cui un nome è più importante di chi lo porta ed è il suo significato a determinare la personalità di un individuo agli occhi degli altri. L’incertezza della denominazione è presente già a partire dal titolo del romanzo la cui ossatura è costituita da un tessuto di nomi che rientrano nelle due categorie di fatti e invenzione cui appartengono eventi e personaggi : da un alto ci sono nomi di località irlandesi e nomi di persone entrate nella storia della nazione e dall’altro nomi di fantasia. Tutti vengono a confondersi e a intersecarsi per creare la cornice entro cui hanno luogo le vicende picaresche del narratore. Alla fine della storia, l’iniziazione del protagonista alla vita adulta è conclusa e la forma che essa ha assunto è quella di un confronto continuo con i nomi degli altri alla ricerca della singolarità del proprio. Quanto può essere 'autentico' un nome? Quanto unico? Quanto famoso? Da che cosa dipendono queste caratteristiche? Le risposte sono implicite nel romanzo che infine appare una legittimazione dello status di scrittore da parte dell'autore stesso che, per il fatto di appartenere a una cultura in cerca di visibilità deve costantemente fare i conti sia col passato che con l'altro da sé.