La ricerca condotta si è focalizzata sul cambiamento del ruolo e delle attribuzioni del Ragioniere Generale delle Stato all’interno dell’amministrazione economico-finanziaria dal primo periodo post-unitario fino ai primi decenni del’900. Le direttrici principali sulle quali si è incentrata l’indagine, hanno riguardano due filoni principali: il primo filone ha esaminato il sorgere, l’evoluzione ed il cambiamento della “funzione di ragioniere” all’interno della Ragioneria generale dello Stato a seguito delle diverse correnti dottrinali e dei vari provvedimenti legislativi che ne hanno, nel tempo modificato, gli assetti organizzativi, le attribuzioni e la pozione all’interno dell’impianto ministeriale dello Stato. Tra essi assume rilievo l’atto n.5026 del 22 aprile 1869 con il quale il Parlamento ha approvato il disegno di legge, presentato un anno prima dal Ministro delle Finanze Cambray-Digny che sanciva la nascita della Ragioneria Generale dello Stato, la riforma “Cerboni” del 1978, fino al 1923 anno della “riforma de Stefani” con il definitivo assorbimento delle Ragionerie Centrali nella Ragioneria Generale. Il secondo filone si è concentrato sulle impostazioni tecnico-contabili espresse dai vari ragionieri che si sono succeduti nel corso del tempo, con particolare attenzione all’influsso che le diverse impostazioni hanno prodotto sul metodo e sul sistema di tenuta dei conti e di rilevazione dei fatti di gestione. L’analisi congiunta delle due direttrici ha permesso di evidenziare l’evoluzione che nel periodo esaminato ha portato alla sostituzione della contabilità generale in partita doppia con la contabilità di stampo finanziario nel sistema contabile dello Stato.

Il Ragioniere Generale dello Stato fra il XIX e XX secolo

LAZZINI, SIMONE;
2004-01-01

Abstract

La ricerca condotta si è focalizzata sul cambiamento del ruolo e delle attribuzioni del Ragioniere Generale delle Stato all’interno dell’amministrazione economico-finanziaria dal primo periodo post-unitario fino ai primi decenni del’900. Le direttrici principali sulle quali si è incentrata l’indagine, hanno riguardano due filoni principali: il primo filone ha esaminato il sorgere, l’evoluzione ed il cambiamento della “funzione di ragioniere” all’interno della Ragioneria generale dello Stato a seguito delle diverse correnti dottrinali e dei vari provvedimenti legislativi che ne hanno, nel tempo modificato, gli assetti organizzativi, le attribuzioni e la pozione all’interno dell’impianto ministeriale dello Stato. Tra essi assume rilievo l’atto n.5026 del 22 aprile 1869 con il quale il Parlamento ha approvato il disegno di legge, presentato un anno prima dal Ministro delle Finanze Cambray-Digny che sanciva la nascita della Ragioneria Generale dello Stato, la riforma “Cerboni” del 1978, fino al 1923 anno della “riforma de Stefani” con il definitivo assorbimento delle Ragionerie Centrali nella Ragioneria Generale. Il secondo filone si è concentrato sulle impostazioni tecnico-contabili espresse dai vari ragionieri che si sono succeduti nel corso del tempo, con particolare attenzione all’influsso che le diverse impostazioni hanno prodotto sul metodo e sul sistema di tenuta dei conti e di rilevazione dei fatti di gestione. L’analisi congiunta delle due direttrici ha permesso di evidenziare l’evoluzione che nel periodo esaminato ha portato alla sostituzione della contabilità generale in partita doppia con la contabilità di stampo finanziario nel sistema contabile dello Stato.
2004
8885333486
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