"Lasciati i pensier filosofici da una parte". Lettura di 'Decameron' VIII 7

Nella tradizione esegetica boccacciana, si fa spesso riferimento ad opposte polarità quali la filoginia esibita da Decameron o Fiammetta, e una presunta misoginia presente nel Corbaccio e in alcune novelle: attraverso il commento della novella dello scolare e della vedova, questa lettura intende dimostrare come ambedue tali presunte polarità possano esprimere una medesima tendenza ad amplificare il giudizio - morale e sociale - sulla donna; attraverso il confronto col trattato latino De Mulieribus Claris, il saggio evidenzia il ruolo della vedova nella radicalizzazione di questa importante polarità, atta a rivelare le alte virtù della fedeltà e della castità come i vizi opposti: vanità, adulterio e crudeltà, tratti caratteristici di Elena nella novella decameroniana o della vedova del Corbaccio.