Il contributo analizza l’incidenza della forma ricetta nella morfologia della poesia burchiellesca e in altri contesti del nostro Rinascimento: l’utilizzo di un linguaggio formulare e una sintassi prevalentemente ripetitiva producono in questi versi un effetto di nonsense, spesso associato a particolari figure retoriche quali l’ossimoro o l’adynaton. Il quadro è completato da alcuni esempi, editi e inediti, tratti da ricettari coevi, ove appare con chiarezza l’amplissimo orizzonte tematico e di applicazione dei testi farmacopeici, spesso a sua volta latore di un effetto di nonsense apparente.

Una forma istituzionale della poesia burchiellesca: la ricetta medica, cosmetica, culinaria tra parodia e nonsense

ZACCARELLO, MICHELANGELO
2009-01-01

Abstract

Il contributo analizza l’incidenza della forma ricetta nella morfologia della poesia burchiellesca e in altri contesti del nostro Rinascimento: l’utilizzo di un linguaggio formulare e una sintassi prevalentemente ripetitiva producono in questi versi un effetto di nonsense, spesso associato a particolari figure retoriche quali l’ossimoro o l’adynaton. Il quadro è completato da alcuni esempi, editi e inediti, tratti da ricettari coevi, ove appare con chiarezza l’amplissimo orizzonte tematico e di applicazione dei testi farmacopeici, spesso a sua volta latore di un effetto di nonsense apparente.
2009
Zaccarello, Michelangelo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/879508
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