Il tema dei danni da lesione del diritto all’ambiente salubre richiede di avvicinare figure tra loro molto distanti sul piano storico e funzionale: la tutela in caso di danno ambientale di cui alla legge 8.7.1986, n. 349 e quella dalle immissioni che superano la normale tollerabilità di cui all’art. 844 c.c. Dopo avere esaminato i principali problemi posti dalle due fattispecie – per la prima, il problema della legittimazione risarcitoria individuale e il rapporto di correlazione necessaria scaturito dalla scissione della fattispecie dannosa nella dicotomia, danno-evento e danno-conseguenza; per la seconda, l’applicazione in via analogica dell’art. 844 c.c. per la garanzia di situazioni giuridiche non connotate dalla realità (ma relative alla sfera personale, quali l’ambiente salubre e la salute la possibilità di esperire il rimedio successivo-riparatorio in aggiunta a quello preventivo-inibitorio nel caso in cui le immissioni intollerabili abbiano determinato un pregiudizio per il soggetto - , vengono analizzati partitamente i profili della valutazione del danno da disastro ambientale e del danno da immissioni, rispetto al quale si pongono difficoltà di coordinamento con la tutela inibitoria anche sul piano della quantificazione. La giurisprudenza esaminata è sintetizzata nelle tabelle contenute in appendice al volume.
I danni da lesione dell’ambiente e da immissioni nocive
FAVILLI, CHIARA
2004-01-01
Abstract
Il tema dei danni da lesione del diritto all’ambiente salubre richiede di avvicinare figure tra loro molto distanti sul piano storico e funzionale: la tutela in caso di danno ambientale di cui alla legge 8.7.1986, n. 349 e quella dalle immissioni che superano la normale tollerabilità di cui all’art. 844 c.c. Dopo avere esaminato i principali problemi posti dalle due fattispecie – per la prima, il problema della legittimazione risarcitoria individuale e il rapporto di correlazione necessaria scaturito dalla scissione della fattispecie dannosa nella dicotomia, danno-evento e danno-conseguenza; per la seconda, l’applicazione in via analogica dell’art. 844 c.c. per la garanzia di situazioni giuridiche non connotate dalla realità (ma relative alla sfera personale, quali l’ambiente salubre e la salute la possibilità di esperire il rimedio successivo-riparatorio in aggiunta a quello preventivo-inibitorio nel caso in cui le immissioni intollerabili abbiano determinato un pregiudizio per il soggetto - , vengono analizzati partitamente i profili della valutazione del danno da disastro ambientale e del danno da immissioni, rispetto al quale si pongono difficoltà di coordinamento con la tutela inibitoria anche sul piano della quantificazione. La giurisprudenza esaminata è sintetizzata nelle tabelle contenute in appendice al volume.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.