L’articolo ricostruisce ed analizza un approccio secondario e trascurato nelle scienze sociali: la fisiognomica. La fisiognomica fa parte di quello che Carlo Ginzburg ha chiamato «paradigma indiziario». Esso si fonda sulla semiotica ed inizia ad affermarsi nelle scienze umane nel tardo Diciannovesimo secolo. Georg Simmel, Walter Benjamin e Theodor Adorno hanno posto la fisiognomica al centro della loro teoria sociale, prendendo in considerazione aspetti ignorati dagli approcci più convenzionali. Simmel ritiene che i significati più importanti per comprendere l’interazione umana si ritrovino non tanto nelle forme di associazione seria e consapevole, quanto in quelle ludiche ed effimere. Benjamin, negli scritti metropolitani su Napoli, Mosca e Marsiglia, come nella ricerca storica su I passages di Parigi pratica una fisiognomica indiziaria della città, secondo la quale l’immagine urbana diviene essa stessa documento capace di sprigionare senso. Adorno, pur criticando l’immediatezza e la mancanza di concettualità del pensiero fisiognomico, lo pratica tanto in Minima moralia, quanto in alcune delle sue ricerche sociologiche più significative, dal Princeton Radio Research Project agli Studi sulla personalità autoritaria.

Immagini, sintomi, tracce. La fisiognomica tra storia e sociologia

Vincenzo Mele
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2017-01-01

Abstract

L’articolo ricostruisce ed analizza un approccio secondario e trascurato nelle scienze sociali: la fisiognomica. La fisiognomica fa parte di quello che Carlo Ginzburg ha chiamato «paradigma indiziario». Esso si fonda sulla semiotica ed inizia ad affermarsi nelle scienze umane nel tardo Diciannovesimo secolo. Georg Simmel, Walter Benjamin e Theodor Adorno hanno posto la fisiognomica al centro della loro teoria sociale, prendendo in considerazione aspetti ignorati dagli approcci più convenzionali. Simmel ritiene che i significati più importanti per comprendere l’interazione umana si ritrovino non tanto nelle forme di associazione seria e consapevole, quanto in quelle ludiche ed effimere. Benjamin, negli scritti metropolitani su Napoli, Mosca e Marsiglia, come nella ricerca storica su I passages di Parigi pratica una fisiognomica indiziaria della città, secondo la quale l’immagine urbana diviene essa stessa documento capace di sprigionare senso. Adorno, pur criticando l’immediatezza e la mancanza di concettualità del pensiero fisiognomico, lo pratica tanto in Minima moralia, quanto in alcune delle sue ricerche sociologiche più significative, dal Princeton Radio Research Project agli Studi sulla personalità autoritaria.
2017
Mele, Vincenzo
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