Il ritardo italiano nella creazione di una storiografia nazionale sull’Unione Sovietica ha varie cause, ma dopo la guerra è soprattutto legata alle reticenze politico-culturali del mondo intellettuale vicino al Partito comunista italiano, il più forte partito comunista dell’Europa occidentale. A partire dalla fine degli anni ’60 - inizio anni ’70, grazie agli sforzi di Vittorio Strada e di Giuliano Procacci, anche all’interno di quel mondo iniziò però una significativa crescita dell’interesse per la storia sovietica, legata al tentativo di dar vita a una forma di socialismo nazionale. Il saggio definisce e colloca all’interno di quella crescita gli studi di Francesco Benvenuti, Fabio Bettanin, Anna Di Biagio, Silvio Pons ed altri. La più generale apertura internazionale della storiografia italiana, acceleratasi negli anni ’80 e ’90, diede vigore anche a altri progetti di ricerca, fin dall’inizio più indipendenti, ben rappresentati dai nomi di Ettore Cinnella, Marco Buttino, Antonella Salomoni e Andrea Graziosi. Condizioni di lavoro e formazione dei ricercatori sono del resto così radicalmente mutate, negli ultimi anni, da rendere ormai privo di significato il concetto stesso di “storiografia italiana” sull’Unione Sovietica.
Dal comunismo al socialismo nazionale: la storiografia italiana sull'Unione Sovietica
VENTURI, ANTONELLO LIVIO
2005-01-01
Abstract
Il ritardo italiano nella creazione di una storiografia nazionale sull’Unione Sovietica ha varie cause, ma dopo la guerra è soprattutto legata alle reticenze politico-culturali del mondo intellettuale vicino al Partito comunista italiano, il più forte partito comunista dell’Europa occidentale. A partire dalla fine degli anni ’60 - inizio anni ’70, grazie agli sforzi di Vittorio Strada e di Giuliano Procacci, anche all’interno di quel mondo iniziò però una significativa crescita dell’interesse per la storia sovietica, legata al tentativo di dar vita a una forma di socialismo nazionale. Il saggio definisce e colloca all’interno di quella crescita gli studi di Francesco Benvenuti, Fabio Bettanin, Anna Di Biagio, Silvio Pons ed altri. La più generale apertura internazionale della storiografia italiana, acceleratasi negli anni ’80 e ’90, diede vigore anche a altri progetti di ricerca, fin dall’inizio più indipendenti, ben rappresentati dai nomi di Ettore Cinnella, Marco Buttino, Antonella Salomoni e Andrea Graziosi. Condizioni di lavoro e formazione dei ricercatori sono del resto così radicalmente mutate, negli ultimi anni, da rendere ormai privo di significato il concetto stesso di “storiografia italiana” sull’Unione Sovietica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.