Con il volume L’individuo fragile. Genesi e compimento del processo di individualizzazioni in Occidente, Andrea Millefiorini continua un ambizioso percorso di ricerca, oramai decennale, sulle formazioni sociali e i fattori di mutamento, focalizzando l’attenzione sul processo di “individualizzazione”, considerato – assieme alla secolarizzazione culturale – la “cartina di tornasole” per interpretare la “modernizzazione” dei sistemi socia-li. Questa tesi segue una linea di pensiero filosoficamente e sociologica-mente dominante – si legge, almeno da Kant ad Habermas – e viene proposta in una formulazione stringente: «In qualunque società, in qualunque economia, in qualunque ordinamento giuridico, in qualunque sistema politico, maggiore è il peso che l’individuo detiene in questo con-testo rispetto al tutto, maggiore è il livello di modernizzazione culturale e strutturale di quella comunità» (p. 14). La rilevanza sociale dell’oggetto della trattazione è confermato dall’assunto generale che orienta l’intera argomentazione dell’Autore, secondo cui: «Le condizioni strutturali (organizzazione sociale) e culturali (modelli di valori, di norme e di comportamento) che definiscono i processi di identificazione collettiva e di “costruzione del senso” nelle nostre società restano, se considerati nel loro insieme, saldamente ancorati al paradigma individualistico» (p. 9).

L’individuo fragile. Genesi e compimento del processo di individualizzazione in Occidente di Andrea Millefiorini

Corchia Luca
2018-01-01

Abstract

Con il volume L’individuo fragile. Genesi e compimento del processo di individualizzazioni in Occidente, Andrea Millefiorini continua un ambizioso percorso di ricerca, oramai decennale, sulle formazioni sociali e i fattori di mutamento, focalizzando l’attenzione sul processo di “individualizzazione”, considerato – assieme alla secolarizzazione culturale – la “cartina di tornasole” per interpretare la “modernizzazione” dei sistemi socia-li. Questa tesi segue una linea di pensiero filosoficamente e sociologica-mente dominante – si legge, almeno da Kant ad Habermas – e viene proposta in una formulazione stringente: «In qualunque società, in qualunque economia, in qualunque ordinamento giuridico, in qualunque sistema politico, maggiore è il peso che l’individuo detiene in questo con-testo rispetto al tutto, maggiore è il livello di modernizzazione culturale e strutturale di quella comunità» (p. 14). La rilevanza sociale dell’oggetto della trattazione è confermato dall’assunto generale che orienta l’intera argomentazione dell’Autore, secondo cui: «Le condizioni strutturali (organizzazione sociale) e culturali (modelli di valori, di norme e di comportamento) che definiscono i processi di identificazione collettiva e di “costruzione del senso” nelle nostre società restano, se considerati nel loro insieme, saldamente ancorati al paradigma individualistico» (p. 9).
2018
Corchia, Luca
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/931870
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