Il contributo è il primo, nel panorama italiano, ad analizzare, contestualmente, produzione linguistica e gestuale di un soggetto affetto da Sindrome di Williams. I dati del corpus offrono l'opportunità di riflettere su aspetti cruciali del dibattito neurolinguistico, soprattutto relativamente allo status particolare in cui il linguaggio continua ad essere collocato rispetto ad altre facoltà mentali. I dati del corpus non concordano con la concezione modulare classica e sono, piuttosto, in linea con un modello neurale del linguaggio di per sé non principio negante la possibiltà di aspetti modulari ma che riporta questi stessi all'interno di un àmbito neurobiologico più accettabile. Lo studio della sindrome di Williams segnala che il linguaggio funziona come sistema integrato che permette una rappresentazione unitaria,in qualche misura modalità-indipendente, del mondo esterno. Soprattutto, in quanto sistema integrato, non rende verisimile(contrariamente a quanto i primi studi sulla sindrome sostenevano)che venga conservato in presenza di compromissione di funzioni mentali che reclutano analoghi sistemi neurofunzionali.

Il collo della giraffa e lo zoo comunale. Linguaggio, funzioni cognitive e sistemi neurali.

NICOLAI, FLORIDA
2005-01-01

Abstract

Il contributo è il primo, nel panorama italiano, ad analizzare, contestualmente, produzione linguistica e gestuale di un soggetto affetto da Sindrome di Williams. I dati del corpus offrono l'opportunità di riflettere su aspetti cruciali del dibattito neurolinguistico, soprattutto relativamente allo status particolare in cui il linguaggio continua ad essere collocato rispetto ad altre facoltà mentali. I dati del corpus non concordano con la concezione modulare classica e sono, piuttosto, in linea con un modello neurale del linguaggio di per sé non principio negante la possibiltà di aspetti modulari ma che riporta questi stessi all'interno di un àmbito neurobiologico più accettabile. Lo studio della sindrome di Williams segnala che il linguaggio funziona come sistema integrato che permette una rappresentazione unitaria,in qualche misura modalità-indipendente, del mondo esterno. Soprattutto, in quanto sistema integrato, non rende verisimile(contrariamente a quanto i primi studi sulla sindrome sostenevano)che venga conservato in presenza di compromissione di funzioni mentali che reclutano analoghi sistemi neurofunzionali.
2005
Nicolai, Florida
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