Uno degli strumenti emergenti nelle ultime decadi della gestione biologica degli ecosistemi contro l’erosione di biodiversità in atto è la traslocazione di piante localmente scomparse o in pericolo critico di estinzione. La specie target delle attività di conservazione presentate è Symphytum tanaicense Steven (Boraginaceae), un'emicriptofita scaposa ponto-pannonica, la cui presenza in Italia si interpreta come relittuale quaternaria. La specie attualmente sopravvive in Italia solo per due stazioni: Coltano (Pisa) e Massaciuccoli (Lucca), entrambe ricadenti all’interno del Parco di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli. Le due popolazioni mostrano un numero esiguo di individui (nel 2015, n < 50 ramet) e un trend demografico in continuo declino. Dal punto di vista conservazionistico, la specie è inquadrata come CR (Critically Endangered) nei recenti assessment a livello nazionale, pur non comparendo in nessuna lista di attenzione con valenza normativa. In seguito all'attivazione di una convenzione tra il Dipartimento di Biologia e il Parco di MSRM, all'interno del progetto transfrontaliero Italia-Francia-Marittimo ZOUMATE, è stata pianificata un’azione di restauro ecologico di un sito designato ad hoc per l’impianto di una popolazione sperimentale della specie. Il materiale di propagazione utilizzato è stato ottenuto da un campione di diaspore e di frammenti di rizoma prelevati dalle popolazioni in natura. Questi sono stati destinati alle attività di propagazione e coltivazione ex situ, secondo due linee procedurali, di propagazione gamica (germinazione semi) e clonale (frazionamento di rizomi). Tale fase ha permesso la generazione di uno stock di piante adulte o sub-adulte, successivamente trasferite in situ, con la successiva attivazione di un monitoraggio finalizzato alla registrazione dei trend demografici del materiale traslocato. Sono pertanto riportate le premesse teoriche, l'intero approccio metodologico alla base di questa attività, nonché i risultati delle operazioni ex situ e i primi dati di sopravvivenza a breve termine derivanti dalle attività di monitoraggio in situ della popolazione generata.

Contro il vortice dell'estinzione: il caso della traslocazione di Symphytum tanaicense Steven (Boraginaceae) nel Parco Regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli

D’ANTRACCOLI M.;BEDINI G.;PERUZZI L.
2016-01-01

Abstract

Uno degli strumenti emergenti nelle ultime decadi della gestione biologica degli ecosistemi contro l’erosione di biodiversità in atto è la traslocazione di piante localmente scomparse o in pericolo critico di estinzione. La specie target delle attività di conservazione presentate è Symphytum tanaicense Steven (Boraginaceae), un'emicriptofita scaposa ponto-pannonica, la cui presenza in Italia si interpreta come relittuale quaternaria. La specie attualmente sopravvive in Italia solo per due stazioni: Coltano (Pisa) e Massaciuccoli (Lucca), entrambe ricadenti all’interno del Parco di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli. Le due popolazioni mostrano un numero esiguo di individui (nel 2015, n < 50 ramet) e un trend demografico in continuo declino. Dal punto di vista conservazionistico, la specie è inquadrata come CR (Critically Endangered) nei recenti assessment a livello nazionale, pur non comparendo in nessuna lista di attenzione con valenza normativa. In seguito all'attivazione di una convenzione tra il Dipartimento di Biologia e il Parco di MSRM, all'interno del progetto transfrontaliero Italia-Francia-Marittimo ZOUMATE, è stata pianificata un’azione di restauro ecologico di un sito designato ad hoc per l’impianto di una popolazione sperimentale della specie. Il materiale di propagazione utilizzato è stato ottenuto da un campione di diaspore e di frammenti di rizoma prelevati dalle popolazioni in natura. Questi sono stati destinati alle attività di propagazione e coltivazione ex situ, secondo due linee procedurali, di propagazione gamica (germinazione semi) e clonale (frazionamento di rizomi). Tale fase ha permesso la generazione di uno stock di piante adulte o sub-adulte, successivamente trasferite in situ, con la successiva attivazione di un monitoraggio finalizzato alla registrazione dei trend demografici del materiale traslocato. Sono pertanto riportate le premesse teoriche, l'intero approccio metodologico alla base di questa attività, nonché i risultati delle operazioni ex situ e i primi dati di sopravvivenza a breve termine derivanti dalle attività di monitoraggio in situ della popolazione generata.
2016
D’Antraccoli, M.; Aiello, Francesco; Mirabile, M.; Perfetti, A.; Logli, F.; Bedini, G.; Peruzzi, L.
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