La nozione di rigenerazione urbana è relativamente recente, comparso nei primi anni del nuovo millennio a sostituire progressivamente ma pressoché inesorabilmente nell’uso comune i termini di recupero e riqualificazione, che avevano monopolizzato il lessico riguardante l’intervento sul patrimonio edilizio e sui contesti urbani soggetti a degrado negli ultimi decenni del Novecento. Una simile affermazione sulle abitudini lessicali non è certamente priva di precedenti in campo urbanistico: si pensi, solo per rimanere ai casi più recenti, alle alterne vicende nell’uso dei termini di sostenibilità e resilienza, oggi in calo rispetto alla tendenza in atto fino a pochi stagioni addietro. Ciò che tuttavia appare singolare è che, contestualmente alla sua rapida diffusione, il termine abbia progressivamente perso la sua chiarezza semantica e la specificità per divenire una nozione onnivora e generica, una sorta di umbrella term, sempre più utilizzato per coprire in modo indifferenziato – spesso con intento o effetto di legittimazione, di garanzia o semplicemente di marketing – l’intero perimetro dell’intervento sul costruito e ogni occasione o proposta di miglioramento, risanamento, ristrutturazione, rifunzionalizzazione, rivitalizzazione, riuso di porzioni deteriorate del territorio urbanizzato. Con il rischio che una simile palude lessicale, oltre naturalmente a confondere i termini della questione e rendere nebulosa o impossibile una discussione, svuoti i contenuti specifici del termine e vanifichi in concreto le possibilità di attivare processi di rigenerazione. Saranno allora utili, in premessa, un breve richiamo al significato effettivo – o quanto meno originario – del termine di rigenerazione urbana, e un breve cenno alle condizioni che ne hanno alimentato l’introduzione fra le parole ricorrenti nel recente dibattito urbanistico. Alla luce di tali aspetti, sarà possibile e interessante discutere il ruolo che i metodi e gli strumenti analitici possono di fatto svolgere a suo sostegno.

Rigenerare, come e dove: strumenti analitici a supporto della rigenerazione urbana

Valerio Cutini
2018-01-01

Abstract

La nozione di rigenerazione urbana è relativamente recente, comparso nei primi anni del nuovo millennio a sostituire progressivamente ma pressoché inesorabilmente nell’uso comune i termini di recupero e riqualificazione, che avevano monopolizzato il lessico riguardante l’intervento sul patrimonio edilizio e sui contesti urbani soggetti a degrado negli ultimi decenni del Novecento. Una simile affermazione sulle abitudini lessicali non è certamente priva di precedenti in campo urbanistico: si pensi, solo per rimanere ai casi più recenti, alle alterne vicende nell’uso dei termini di sostenibilità e resilienza, oggi in calo rispetto alla tendenza in atto fino a pochi stagioni addietro. Ciò che tuttavia appare singolare è che, contestualmente alla sua rapida diffusione, il termine abbia progressivamente perso la sua chiarezza semantica e la specificità per divenire una nozione onnivora e generica, una sorta di umbrella term, sempre più utilizzato per coprire in modo indifferenziato – spesso con intento o effetto di legittimazione, di garanzia o semplicemente di marketing – l’intero perimetro dell’intervento sul costruito e ogni occasione o proposta di miglioramento, risanamento, ristrutturazione, rifunzionalizzazione, rivitalizzazione, riuso di porzioni deteriorate del territorio urbanizzato. Con il rischio che una simile palude lessicale, oltre naturalmente a confondere i termini della questione e rendere nebulosa o impossibile una discussione, svuoti i contenuti specifici del termine e vanifichi in concreto le possibilità di attivare processi di rigenerazione. Saranno allora utili, in premessa, un breve richiamo al significato effettivo – o quanto meno originario – del termine di rigenerazione urbana, e un breve cenno alle condizioni che ne hanno alimentato l’introduzione fra le parole ricorrenti nel recente dibattito urbanistico. Alla luce di tali aspetti, sarà possibile e interessante discutere il ruolo che i metodi e gli strumenti analitici possono di fatto svolgere a suo sostegno.
2018
Cutini, Valerio
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