I concetti di ‘accomodamento ragionevole’ e di ‘progettazione universale’ concordano squisitamente con quanto le teorie sulle Smart cities sostengono: se la formazione e l’innovazione sono gli assi ‘tecnici’ sui quali il percorso verso le città intelligenti deve muoversi, se l’una è l’ascissa e l’altra l’ordinata, i punti di incontro fra le due devono obbligatoriamente essere rappresentati dall’inclusione: lo smartness può essere ritenuto raggiunto se il welfare è riuscito a non lasciar fuori nessuno, se l’analisi dei bisogni, e il grado di benessere è misurato sui cittadini più deboli, su quei cittadini che rappresentano il punto zero delle necessità: se avremo soddisfatto loro, avremo sicuramente soddisfatto anche tutti gli altri.
La città con gli occhi dei bambini: verso le briccole del diritto
Donatella Fantozzi
2018-01-01
Abstract
I concetti di ‘accomodamento ragionevole’ e di ‘progettazione universale’ concordano squisitamente con quanto le teorie sulle Smart cities sostengono: se la formazione e l’innovazione sono gli assi ‘tecnici’ sui quali il percorso verso le città intelligenti deve muoversi, se l’una è l’ascissa e l’altra l’ordinata, i punti di incontro fra le due devono obbligatoriamente essere rappresentati dall’inclusione: lo smartness può essere ritenuto raggiunto se il welfare è riuscito a non lasciar fuori nessuno, se l’analisi dei bisogni, e il grado di benessere è misurato sui cittadini più deboli, su quei cittadini che rappresentano il punto zero delle necessità: se avremo soddisfatto loro, avremo sicuramente soddisfatto anche tutti gli altri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.