La riforma della Costituzione proposta dal movimento 5 stelle e avallata dalla Lega appare ispirata da intenti lodevoli. Primo fra tutti, l'interpretazione della crisi dello Stato costituzionale come crisi della rappresentanza e non della funzione di governo. Tuttavia l'ipotesi di una forma di governo basata sul referendum e sui disegni di legge di iniziativa popolare in opposizione ai controprogetti di iniziativa parlamentare conduce a una concentrazione del potere nelle mani dei promotori di queste iniziative e questo non appare coerente con l'intento di rafforzare la rappresentanza politica.
Verso una democrazia a trazione diretta
Gian Luca Conti
2018-01-01
Abstract
La riforma della Costituzione proposta dal movimento 5 stelle e avallata dalla Lega appare ispirata da intenti lodevoli. Primo fra tutti, l'interpretazione della crisi dello Stato costituzionale come crisi della rappresentanza e non della funzione di governo. Tuttavia l'ipotesi di una forma di governo basata sul referendum e sui disegni di legge di iniziativa popolare in opposizione ai controprogetti di iniziativa parlamentare conduce a una concentrazione del potere nelle mani dei promotori di queste iniziative e questo non appare coerente con l'intento di rafforzare la rappresentanza politica.File in questo prodotto:
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